Perchè Karl Marx parla anche di noi.
di Lucio Villari
«La cosa più triste in questo momento», scriveva Marx alla figlia Jenny nel 1881, «è essere vecchio. Il vecchio può soltanto prevedere anziché vedere». E l´anno dopo, pochi mesi prima di morire, a un amico che gli proponeva una edizione completa delle sue opere, Marx rispondeva di doverle «ancora scrivere». Queste riflessioni, stanche e amare, hanno un senso. Marx può infatti essere anche riletto, come si fa con i classici della letteratura o della poesia, anzitutto perché la sua opera maggiore, il Libro primo de Il Capitale (il secondo e il terzo sono stati messi a punto ed editati da Friedrich Engels), è stata scritta sono parole sue secondo un progetto fondato su «considerazioni artistiche», e poi perché quest´opera è stata, per oltre un secolo, un punto di riferimento per milioni di persone; anche se è stata letta da una minoranza. Già quando il libro apparve nel 1867 era stato accolto dal silenzio. Poi tutto cambierà e Marx diventò marxismo.…
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