Utopie letterarie di un vero intellettuale
Un’elegia indirizzata a un amico d’un tempo lontano. C’è questo nel libro di Giovanni Russo, Carlo Levi segreto . Commemorando l’artista torinese che tentò di aggiornare la tradizione del pensiero meridionalista con il suo Cristo si è fermato ad Eboli, l’autore ne ripercorre la generosa utopia letteraria. Gremiscono le pagine di Russo gli intellettuali che egli ha conosciuto insieme a lui o per il suo tramite: Giulio Einaudi, Umberto e Linuccia Saba, Danilo Dolci, Italo Calvino, Natalia Ginzburg, Aldo Carosci, Francesco Rosi. Al di sopra di tutti Rocco Scotellaro. Si rivedono l’abitazione romana di Levi in palazzo Altieri e i rifugi di villa Strohl-Fern e poi di Via del Vantaggio. L’autore mira a sottrarre il “levismo” alle accuse di chi scorge nell’apoteosi della civiltà contadina, promossa nel “Cristo”, una mera favola estetizzante. Si tratta, ai suoi occhi, di un pregiudizio che ha accomunato i comunisti -da Mario Alicata a Carlo Muscetta- a taluni liberali post-crociani. In quella “riscoperta del Sud”, Russo appare ancora oggi pienamente coinvolto.…
Leggi tutto