Le speranze dei cattolici

di Miriam Mafai

Queste memorie di Paola Gaiotti De Biase (“Passare la mano”,Viella editore), una delle protagoniste del movimento dei cattolici democratici, si leggono con emozione, come la testimonianza di una sconfitta di quel movimento dopo le speranze della fase post-conciliare.
E tuttavia, al di là di quel fallimento, commentato nella presentazione di Romano Prodi, queste pagine danno l’idea delle speranze di una generazione di cattolici che a Roma attraversarono la guerra e l’occupazione nazista da adolescenti, impegnati nello studio e nella scoperta dell’antifascismo.
Subito dopo, ci furono, negli anni dell’università, gli incontri con professori e studenti impegnati nell’azione politica, da Vittorio Bachelet a Raniero La Valle, da Giovanni Berlinguer a Luciana Castellina. Quei ragazzi in fondo si assomigliavano, anche se taluni frequentavano le parrocchie e altri le sezioni del Pci. Sembrava che la stessa passione animasse la loro fiducia nella possibilità di costruire un mondo più giusto.
Le cose andranno diversamente come ci racconta Paola Gaiotti De Biase, anche se, per dirla con le sue parole, il “nostro disagio, insieme ecclesiale e politico, non può cancellare la speranza”.

(articolo tratto da “La Repubblica” del 23 ottobre 2010, pag.42, sezione “Cultura”)

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