Sciacalli nella crisi

di Tonio Dell’Olio

“Tutta la classe dirigenziale non ha diritto di dire io… deve dire noi e cercare una unità di fronte alla crisi”. In questo momento, ribadisce Papa Bergoglio, “un politico, un pastore, un cristiano, un cattolico anche un vescovo, un sacerdote, che non ha la capacità di dire noi invece di io non è all’altezza della situazione”. E soggiunge che i “conflitti nella vita sono necessari, ma in questo momento devono fare vacanza”, fare spazio all’unità “del Paese, della Chiesa, della società”. Dopo aver ascoltato queste parole, ciascuno deve eseguire innanzitutto una spietata radiografia della propria coscienza e subito dopo applicare quelle considerazioni del Papa alla vita della propria chiesa locale, del proprio Paese, della condizione economica in cui versiamo. Certo, chi per predisposizione naturale non riesce a vedere al di là del proprio naso o è ripiegato sul proprio ombelico, presenta come primo sintomo grave quello di non riuscire ad ascoltare le ragioni degli altri e pertanto non ha sentito (o non ha compreso) il significato delle parole del Papa. E continua a comportarsi da sciacallo perché nella propria pochezza interpreta questo tempo difficile come favorevole ai propri interessi, al proprio io. Se non crede in Dio, sarà giudicato almeno dalla storia. Ammesso che la storia serbi una memoria di persone di questa statura morale.

(mosaicodipace.it , 11 gennaio 2021)

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