Il 25 aprile disobbediente: cortei ovunque
di Luciana Cimino
L’invito alla sobrietà del governo ha avuto l’effetto opposto. Il 25 aprile sarà celebrato in tutta Italia, come di consueto, al netto di qualche sindaco troppo zelante che ha colto l’occasione per esaudire il desiderio malcelato di saltare la ricorrenza.
SUCCEDE A Cinisello Balsamo dove il comune ha deciso di non far intervenire le associazioni partigiane e di vietare le bandiere alla commemorazione ufficiale. «È vergognoso che il sindaco interpreti la sobrietà richiesta nelle giornate del lutto nazionale con la sospensione del comizio dell’Anpi – ha dichiarato Luca Stanzione, segretario generale Cgil Milano -. Poco sobria è la strumentalizzazione con cui si usa la morte del papa per oscurare il ricordo di altre morti, credo sia necessario disobbedire e tenere il comizio già programmato».
A Foligno sono stati annullati l’esibizione della Filarmonica di Belfiore e gli interventi in piazza. Scelta contestata dal M5S perché «rischia di compromettere il doveroso omaggio alla Resistenza, il timore è che venga meno un impegno chiaro nel celebrare un passaggio storico essenziale per la nostra democrazia». A Legnano invece sono state decise celebrazioni silenziose e quindi è stato annullato il concerto dei Punkreas al centro sociale Pertini. «Diamo comunque la nostra disponibilità per difendere la festa, insieme ai valori che essa contiene, con o senza il patrocinio del Comune, è il minimo che possiamo fare per onorare chi ha lottato per regalarci la libertà», ha risposto la band.
DALLA MAGGIORANZA c’è chi tenta di minimizzare l’uscita del ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, come il vicepremier Antonio Tajani, e c’è chi invece prende a pretesto le possibili tensioni nei cortei per ribadire le ragioni del governo. Nella mischia ci finisce anche il segretario della Cgil Maurizio Landini, attaccato all’unisono da FI, FdI e Lega per aver dichiarato che il 25 aprile «non è che beviamo, quindi dobbiamo essere sobri, è una giornata di mobilitazione, di lotta per affermare i valori della democrazia e della Costituzione, occorre assumere con molta forza la battaglia contro le diseguaglianze». Secondo la destra, Landini non avrebbe dovuto menzionare le parole «lotta» e «battaglia» perché fomenterebbero l’odio.
Di certo non si può dire che Musumeci abbia parlato a vanvera: il richiamo alla sobrietà è contenuto anche del comunicato stampa del Cdm e lo stesso ministro ieri ha ribadito in un’intervista che «balli e canti scatenati» vanno evitati. «Può dirlo solo chi a una celebrazione del 25 aprile non ha mai messo piede – nota la deputata dem Anna Ascani – di richiami alla sobrietà non abbiamo bisogno, avremmo bisogno di una presidente del Consiglio che per una volta si unisca a questa festa». Invito superfluo anche per l’ex ministra Rosy Bindi che conferma i suoi appuntamenti: «Sono stata alla camera ardente del papa – dice al manifesto – domani terrò due discorsi ufficiali per La Liberazione a Siena e a Livorno e il 26 sarò di nuovo a Roma per i funerali di Francesco. Mi impegno alla sobrietà purché anche il centrodestra celebri il 25 aprile». Conferma la partecipazione a tutte le manifestazioni per la Liberazione anche l’Azione Cattolica: «Non possiamo permettere che la memoria di ciò che fu il fascismo venga ridotta a un argomento da trattare con superficialità o, peggio, da ignorare».
Nella capitale non ci saranno modifiche ai cortei previsti al Quarticciolo e a quello tradizionale dell’Anpi che partirà dalle Fosse Ardeatine. Prevista anche una enorme bandiera della pace con il volto di Papa Francesco. Il Campidoglio che aveva in programma una tre giorni di eventi, dal 25 al 27, dovrebbe sospendere solo gli eventi del 26 aprile, giorno dei funerali di Bergoglio.
A MILANO si attendono 70mila persone. In piazza ci saranno sia la comunità ebraica che le associazioni pacifiste. Con le dinamiche consuete: i giovani palestinesi hanno chiesto di aprire il corteo e la brigata ebraica ha risposto che non si faranno «intimidire». In testa come ogni anno ci sarà l’Anpi con i sindaci della città metropolitana. Dal palco interverranno il presidente del Comitato antifascista milanese Primo Minelli, il primo cittadino Beppe Sala, la partigiana Sandra Gilardelli, Landini e il presidente nazionale di Anpi Gianfranco Pagliarulo. Attesi anche la segretaria Pd Elly Schlein, Nicola Fratoianni per Si e Carlo Calenda di Azione. Nel corteo ci sarà lo spezzone del collettivo del manifesto, con camion e sound system. Appuntamento dalle ore 13 tra porta Venezia e corso Venezia sotto il grande pallone rosso con la “m” di manifesto.
(ilmanifesto.it , 25 aprile 2025)