Il Presidente messicano insiste: “Spagna e Vaticano chiedano scusa per la conquista”
di Elettra Cucuzza
«Chiediamo rispettosamente al re di Spagna e papa Francesco, che si pronuncino chiedendo scusa ai popoli originari del Messico. Faremo lo stesso a nome dello Stato messicano (…), non smetteremo di ricordare tutte le sofferenze che hanno sofferto i popoli nativi». Il presidente del Messico, Andrés Manuel López Obrador, noto come Amlo, ha annunciato il 30 settembre scorso, di essere tornato a scrivere alle più alte autorità della nazione iberica e del Vaticano perché chiedano perdono per la “Conquista” che tanto dolore ha portato ai nativi della sua terra.
Analoga lettera del presidente messicano inoltrata agli stessi destinatari a fine marzo del 2019 aveva ottenuto una risposta tanto negativa quanto irritata dalla Spagna. «L’arrivo, cinquecento anni fa, degli Spagnoli nell’attuale terra messicana, non possono essere giudicati alla luce delle considerazioni contemporanee», era scritto in un comunicato diffuso dal ministero degli Esteri spagnolo, aggiungendo che «si rammarica profondamente» per la pubblicizzazione di tale lettera, il cui contenuto respinge «con tutta la fermezza». Vedremo se la Spagna tornerà a rispondere a questa nuova richiesta e con quale tono.
Dal Vaticano solo silenzio. Papa Francesco, però, il gesto nuovamente sollecitato da Amlo l’ha già compiuto. Il 15 febbraio 2016 in Chiapas ha detto: «Alcuni hanno considerato inferiori i loro valori, la loro cultura e le loro tradizioni. Altri, ammaliati dal potere, dal denaro e dalle leggi del mercato, li hanno spogliati delle loro terre o hanno realizzato opere che le inquinavano. Che tristezza. Quanto farebbe bene a tutti noi fare un esame di coscienza e imparare a dire: perdono! Perdono, fratelli! Il mondo di oggi, spogliato dalla cultura dello scarto, ha bisogno di voi!».
L’atto del perdono, ha detto Obrador, fa parte delle celebrazioni che si terranno nel Paese per commemorare, nel 2021, “Anno della riconciliazione”, i 700 anni della fondazione del Messico Tenochtitlán, attualmente Città del Messico, nonché i 500 anni dell’invasione straniera spagnola e i 200 anni della consumazione dell’Indipendenza. Il 28 settembre 2021, inoltre, sarà istituita la Giornata del perdono per i gruppi etnici del Paese.
(https://www.adista.it/articolo/64260, 7 ottobre 2020)