Trump impone la tregua. Teheran: già ripreso il piano nucleare.
di Nello Scavo
Più delle ondivaghe dichiarazioni dei leader, a confermare che la guerra dei dodici giorni per ora non andrà avanti è stata la completa riapertura dello spazio aereo dalle coste orientali del Mediterraneo fino al Caucaso Meridionale.
«Meglio indebolire e lasciare in sella un nemico che conosci, anziché infilarsi in un campo minato». La reazione di una fonte dell’intelligence europea a Gerusalemme riassume le ultime folli ore del Grande gioco mediorientale.
Donald Trump chiamato a recitare la parte dello sceriffo che ordina a Israele di rimettere la pistola nella fondina e all’Iran di non provocare oltre misura. «Hanno entrambi violato il cessate il fuoco», dirà il tycoon con i modi del maestro elementare che rimprovera i marmocchi litigiosi. Il giorno prima c’era stata la vendetta di Teheran contro gli Usa in Qatar, dopo il bombardamento americano degli impianti nucleari. Prima però gli ayatollah avevano avvertito il nemico a stelle e strisce, affinché nessuno si facesse male. Poco dopo Trump aveva annunciato il cessate il fuoco, prevedibilmente violato all’alba da una provocazione iraniana per testare la sincerità del tycoon.…
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