Emergenza climatica: banchieri contromano

di Guglielmo Ragozzino

La Cop 28 di Dubai, a cominciare dal principe Al Jaber che la presiede, è la conferenza del fossile più che del clima. Un rapporto di 504 associazioni ambientaliste di 54 paesi denuncia la rete di banche che regge l’architettura del sistema carbonio.

L’”Arabia esaudita” è il titolo scelto da il manifesto mercoledì 29 novembre per spiegare l’esito della gara tra Riad, Busan e Roma per la conquista della sede dell’esposizione universale del 2030. Le cifre sono deludenti per gli appassionati di “Forza Roma, Forza Lupi” e quel che segue; Riad (capitale dell’Arabia) vince con 119 voti su 182 paesi votanti, la coreana Busan ne riceve 29 e, ultima, Roma solo 17 voti; neppure gli amici fidati l’hanno sostenuta. Da notare ancora l’intelligente articolo di Alberto Negri: Smacco Italia La trappola dell’“amico” bin-Salman e la segnalazione che ne fa, brillantemente, Beda Romano responsabile per la settimana di Prima pagina, la rubrica giornalistica delle 7,15 di ogni mattina – da tempo immemorabile – di Rai radio tre.…

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Toni Negri, la confusione del nichilista rivoluzionario

di Giovanni Cominelli

Toni Negri ha definito l’Autonomia operaia come “un movimento di matrice cattolica, una Solidarnosc italiana, contro la pretesa egemonia dei comunisti sul movimento operaio”. Già, l’Azione cattolica, dove si aggiravano personaggi quali Umberto Eco, Gianni Vattimo, Silvio Garattini e molti altri… Quest’ultimo, oggi 95enne, da me interpellato, ricorda ancora “Toni, quel simpatico ragazzo veneto”, presidente della GIAC padovana, che si incontrava a Roma nei corridoi dell’Azione cattolica. Toni che leggeva Bernanos, Maritain, Simon Weil.

Difficile comprendere il Toni Negri successivo, senza tornare alle origini di un cattolicesimo che con Pio XII sognava di rifondare la civiltà. Con due varianti. Se Luigi Gedda, presidente dell’Azione cattolica, continuava a perseguire un’idea clerico-statalista della presenza cristiana nel mondo, fino a contrastare fortemente l’autonomia della DC, altri – da Dossetti, a La Pira, ad Arturo Paoli a Carlo Carretto al mondo dei giovani di allora – erano mossi dal radicalismo messianico: il rinnovamento doveva generare una nuova società, una nuova umanità e le istituzioni, quali la Chiesa, il sistema dei partiti e lo Stato, ne dovevano uscire trasformate.…

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Antonio Negri, l’eresia comunista lunga una vita

di Roberto Ciccarelli

ATTIVO MAESTRO. Il filosofo e militante politico è scomparso a Parigi a novant’anni. Il racconto di una vita, a tratti epica, non senza contraddizioni, alla ricerca instancabile di “processi costituenti”: “Il comunismo è una passione collettiva gioiosa, etica e politica che combatte contro la trinità della proprietà, dei confini e del capitale”. Il «7 aprile» diventò per il Manifesto, con Rossana Rossanda, una battaglia politica e garantista

Antonio Negri è scomparso ieri a Parigi a novant’anni. La notizia è stata resa nota dai figli Anna, Francesco e Nina e dalla filosofa francese Judith Revel, compagna di vita da 27 anni.

Quella di Negri non è stata la storia di un intellettuale privato, l’avventura di un uomo di genio o al contrario di un mefistofelico «cattivo maestro». È stata la vita di un «militante comunista», così si è sempre definito, parte di un’esperienza collettiva, trasversale e conflittuale che ha legato più generazioni del Novecento a quelle attuali. Un percorso, a tratti epico, non senza contraddizioni, che ricorda quello di altri teorici e politici della storia del movimento operaio.…

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Gli anni parigini di Toni Negri, maitre à penser della sinistra radicale francese

di Anais Ginori

Le amicizie, le interviste e il successo. Soffriva dell’esilio ma riteneva di aver fatto bene a fuggire

Si era rifugiato in Francia grazie alla dottrina Mitterrand, dopo un’avventurosa fuga in barca attraverso la Corsica. E anche se diceva che l’esilio gli pesava,  Toni Negri aveva trovato Oltralpe qualcosa di più di una protezione dai processi in Italia. Il “cattivo maestro” era già di casa nella Ville Lumière. Al momento del suo arresto, nella primavera del 1979, Negri era docente all’Ecole Normale Supérieure e all’Università di Parigi VII. Dopo il suo arrivo nella capitale francese nel 1983 aveva trovato un appartamento in boulevard Montparnasse, una nuova compagna, e grazie a una rete di amici e conoscenze lavorava per il ministero del Lavoro e insegnava all’Università Paris VIII.

La telefonata di Craxi

Il filosofo padovano era riverito dall’intelligentsia parigina, e protetto dalla sinistra al potere. Nelle sue memorie pubblicate nel 2004, l’ex ambasciatore francese a Roma, Gilles Martinet, racconta di una telefonata di Craxi.…

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L’addio a Henry Kissinger, cent’anni di improntitudine

di Marina Catucci

IL SECOLO GREVE. Si è spento l’eterno segretario di Stato, «il criminale più amato dalla classe dirigente». Anche dopo essere uscito di scena con la presidenza Carter, l’influenza sua e delle sue idee è andata ben oltre la durata effettiva dei suoi mandati ufficiali

«Henry Kissinger, il criminale di guerra amato dalla classe dirigente americana, è finalmente morto». Così ha sobriamente titolato Rolling Stone l’articolo di Spencer Ackerman uscito poco dopo l’annuncio della morte del segretario di Stato più potente di tutti i tempi.

«L’infamia dell’architetto della politica estera di Nixon giace, eternamente, accanto a quella dei peggiori assassini di massa della storia. Una vergogna più profonda grava sul Paese che lo celebra», ha scritto Ackerman in un articolo ripreso e diffuso da tutta quella parte di America che lo aveva individuato come nemico sin dagli anni ’70, quando Nixon venne lo chiamò alla Casa Bianca come segretario di Stato, ruolo che ha mantenuto dal 1973 al 1976, passando attraverso due amministrazioni repubblicane, quella di Nixon e quella di Ford.…

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