Le nuove mosse di Biden contro la Cina

di Vincenzo Comito

Iniziata da Trump, la strategia anticinese americana prosegue con Biden e crescenti pressioni verso alleati europei e imprese restii a recidere i legami con il paese asiatico. Ursula von der Leyen esegue, passando però dal “decoupling” – sganciamento economico – al “derisking”.

I risultati del decoupling di Trump 

Secondo le informazioni pubblicamente disponibili, è stato a suo tempo sotto la presidenza Obama, di cui ricordiamo il suo slogan Pivot to Asia, che il governo statunitense ha cominciato a preoccuparsi fortemente per la crescita cinese e da allora i tentativi di bloccare, o almeno di frenare, l’emergere del paese asiatico sulla scena mondiale sono diventati sempre più aggressivi, mentre ancora oggi non mostrano certo segni di indebolimento.

E’ con Trump che apparentemente si comincia a tentare di fare sul serio; il presidente, mentre invitava, peraltro con molto scarso successo, le imprese Usa a lasciare la Cina, introduceva dazi rilevanti su una parte consistente delle merci cinesi, mentre cercava al contempo di bloccare le tecnologie Huawei e ZTE nel 5G, spingendo i paesi alleati a fare altrettanto.…

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Quelle ombre che il Cavaliere lascia dietro di sé. Dalla tessere P2 allo “stalliere” Mangano

di Antonio Maria Mira

L’ex premier ha sempre respinto accostamenti alla mafia e alle stragi ma in appunti di Falcone erano registrati i rapporti con Cinà, Grado e Mangano, poi assunto ad Arcore. Il caso degli attentati alla Standa e il timore che i figli fossero sequestrati. Ad avanzare sospetti sui finanziamenti a Edilnord fu anche il giornale della Lega Molte le vicende che hanno collegato Silvio Berlusconi a “cosa nostra”. Storie “antiche”, sull’imprenditore, ma anche più recenti. Inchieste aperte, chiuse e riaperte. Proprio come l’ultima, quella che lo vedeva coinvolto con Marcello Dell’Utri nel capitolo dei “mandanti esterni” degli attentati mafiosi del 1993 a Firenze, Roma e Milano. Un’inchiesta che intreccia mafia, servizi segreti, settori della massoneria vicini alla P2 di Licio Gelli, alla quale Berlusconi era iscritto. In un primo tempo lo negò, e venne condannato per falsa testimonianza, condanna estinta per sopravvenuta amnistia. Risultava iscritto dal 26 gennaio 1978, tessera n.1816, scherzava, lui costruttore, sulla qualifica di “muratore”.…

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Con un Vhs cambiò forma e sostanza della politica

di Andrea Colombo

La data è il 26 gennaio 1994: quando le tv trasmisero il videmessaggio registrato dal Cavalier Silvio Berlusconi il giorno prima nella villa di Macherio. Annunciava la sua «discesa in campo» alla testa di un partito nuovo di zecca e non fu una sorpresa per nessuno.

Sorprendente, perché mai usato prima, era il metodo, quel videomessaggio studiato da chi ci sapeva fare con la pubblicità più che con la politica. Impensabile era il prodotto che stava per inondare la cittadella della politica: un partito a misura di leader, calibrato sulle attese degli elettori-acquirenti, pensato in tutto e per tutto in base a una logica di mercato.

Quel giorno nella politica italiana cambiò tutto.

CAMBIAVA LA FORMA. Da un momento all’altro la comunicazione politica della prima Repubblica diventò preistoria. Non c’è partito, oggi, che non si attenga alle regole dettate allora da Silvio Berlusconi, con il leader che fa da testimonial, la propaganda intesa come smercio di un prodotto politico e dunque giocoforza urlata, l’uso e l’abuso dei videomessaggi, pur se non più veicolati dalle arcaiche videocassette.…

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L’economia tedesca e il mondo aspettando Scholz

di Vincenzo Comito

Il cancelliere Scholz ha programmato un bilaterale in Italia con Giorgia Meloni per parlare dei problemi e delle sinergie tra i due sistemi industriali. La locomotiva d’Europa arranca e perde pezzi negli Usa mentre Bruxelles la spinge a recidere i legami con il fondamentale mercato asiatico.

Nel testo che segue riprendiamo il tema relativo alla situazione e alle prospettive dell’economia tedesca – Paese molto importante per l’intera Europa e dell’Italia in particolare mentre si profila una visita ufficiale del cancelliere Olaf Scholz in Italia dopo l’incontro con la premier italiana a margine del G7 di Hiroshima-, tema cui in passato abbiamo dedicato già qualche attenzione su questo stesso sito. Il fatto è che si profilano all’orizzonte delle novità molto rilevanti cui Berlino non sembra rispondere con la necessaria decisione e chiarezza, anche perché le classi dirigenti e l’opinione pubblica tedesca sembrano molto divisi al loro interno.

La vendita della Viessmann

Diversi anni fa, sotto il governo di Angela Merkel, aveva fatto molto scalpore il fatto che un’impresa cinese allora poco conosciuta in Europa, la Midea, acquisisse la proprietà della Kuka, il più importante produttore di robot del Paese ed una della imprese tecnologicamente all’avanguardia dello stesso; l’azienda, in ogni caso, sembra abbia ottenuto da allora risultati sostanzialmente positivi e dovrebbe nel 2022 aver ottenuto un fatturato di circa 3,9 miliardi di euro, con una crescita di quasi il 20% rispetto all’anno precedente.…

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