Il 5 novembre per la Pace

di Giulio Marcon

Dopo i tre giorni di mobilitazione dal 21 al 23 ottobre in oltre 100 città, l’appuntamento nazionale del 5 novembre a Roma può essere uno snodo decisivo della mobilitazione per la pace nel nostro paese. Un messaggio al governo (che nasce), alle forze politiche, al parlamento per invitarli a prendere un’iniziativa autonoma nella direzione della […]

Sarà una grande manifestazione per la pace, quella di Roma del prossimo 5 novembre. Una grande mobilitazione, lanciata da un appello italiano come Europe for Peace, per chiedere l’immediato cessate il fuoco e l’apertura di un negoziato su basi giuste. La continuazione della guerra sulla pelle della popolazione ucraina è inaccettabile. È l’ora della tregua e della via diplomatica, della trattativa, cui devono concorrere le Nazioni Unite e altri paesi che possono avere un ruolo di mediazione e di facilitazione del dialogo.

Pensare che si possa “vincere la guerra” è completamente illusorio: senza l’avvio di una soluzione diplomatica, il conflitto armato continuerà tra offensive e contro-offensive, tra avanzate e ritirate, tra vittorie e disfatte delle forze in campo.…

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Democrazia e valore della pace

 

Convegno di studi dell’Associazione culturale nazionale “Giorgio La Pira”,                                                           con il patrocinio della Fondazione “Giorgio La Pira”, del Centro documentazione Archivio Flamigni e della Provincia di Viterbo

Democrazia e valore della pace Civita Castellana 22 ottobre 2022 h.17

Indirizzi di saluto Dott. Emilio Corteselli (Presidente dell’Associazione culturale nazionale “Giorgio La Pira”)

Relazione introduttiva e coordinamento Prof. Giovanni Bianco (Università di Sassari)

Relazioni Prof.ssa Bruna Bocchini Camaiani (Università di Firenze) Democrazia e valore della pace in Giorgio La Pira Prof.ssa Giovanna Montella (Università di Roma “La Sapienza”) Democrazia, guerra e pace

Interverranno Prof. Carlo Bersani (Università di Cassino) Prof. Matteo Cosulich (Università di Trento) Prof. Aurelio Rizzacasa (Università di Perugia)

L’incontro di studi si terrà presso la Sala delle Conferenze della Curia Vescovile, in P.zza Matteotti 5, Civita Castellana (VT).

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Comunione e liberazione, un cattolicesimo vicino al potere

di Vittorio Bellavite

Capisce meglio Comunione e liberazione chi ha potuto vederne la nascita, le varie articolazioni e lo sviluppo da Milano, dove Gioventù studentesca, all’inizio un ramo dell’Azione cattolica, si trovò ad agire in una cattolicità piuttosto attiva e ricca di presenza. Il carisma di don Giussani diede il “la” a una struttura e sensibilità autonome, fondate sull’identità che aggregava i suoi membri, e poi li separava dal contesto ecclesiale e anche civile. Indubbiamente, un fatto di mobilitazione e di aggregazione del tutto particolare. C’era un carisma unificante che motivava ad azioni entusiastiche e compatte verso l’esterno. Bisognava essere missionari! Note sono le missioni nella Bassa, la domenica, e altre spedizioni di “conquista” in Brasile, in seguito.

Con il Sessantotto i ciellini trovarono una funzione ben precisa: quella di contraddire la confusione esistente ed esprimere la volontà di certezza, di mobilitazione (che si contrapponeva, per certi aspetti, a quella del movimento studentesco e di organizzazioni del tutto alternative e ideologizzate). …

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