Essere antifascisti

di Tonio dell’Olio

Fascista è porre a spartiacque delle proprie scelte un arrogante “me ne frego” e mettere al bando l’umiltà di sbagliare pensando di avere sempre ragione. È fascista sottrarre l’aria a chiunque non la pensi come me e credere che si possa far ricorso alla forza della violenza per raggiungere un risultato fosse anche positivo. Fascista significa ridurre la parola “popolo” a foglia di fico per nascondere la vergogna dell’interesse malvagio di un gruppo di potere, di un cognome o di una corporazione. Fascista è avere il potere come unica meta e annullare ogni possibilità di cambiamento dal basso ed è fascista pensare che tutto ciò che arriva dal di fuori della mia comunità non deve essere accolto fino a esaltare la gente del mio confine come una razza e una razza superiore. Fascista è pensare che non vi debba essere alcuna interdipendenza al mondo e che l’autarchia del portafogli e del pensiero di uno Stato e di un popolo sia la formula sublime.…

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Mai sottovalutare

di Salvatore Settis *

L’attacco alla sede Cgil rivela senza equivoci la matrice neofascista di alcuni movimenti che puntano sulla radicalizzazione dei contrasti politici e dei conflitti sociali. Tutte le forze rappresentate in Parlamento, senza eccezione alcuna, avrebbero l’obbligo etico di condannare violenze come queste, che comportano gravi rischi per la democrazia. Purtroppo, al contrario, l’apparente (e fragile) stabilizzazione della situazione politica e l’attuale governo di grande coalizione vengono vissuti da alcuni come l’anticamera di una riscossa dell’estrema destra col suo bagaglio di razzismo, xenofobia, violenza cieca e gratuita.

Non bisogna sottovalutare la probabile esiguità numerica degli estremisti di destra: le idee e le pratiche violente che essi mettono in gioco in episodi come l’attacco alla sede della Cgil rischiano infatti di trovare sotterranee rispondenze sia nelle larghe fasce di cittadini che si sono allontanati dalla politica (come dimostra l’alto astensionismo nel voto) sia in cittadini che sono attivi in formazioni politiche di destra, estranee oggi alle violenze e alle aperte dichiarazioni di filofascismo o filonazismo, ma dove albergano i semi di una confluenza verso i comportamenti più illegali e intollerabili.

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Cittadinanza

Incontro di studi dell’Associazione culturale nazionale “Giorgio La Pira”, con il patrocinio della Fondazione “Giorgio La Pira”, dell’Accademia di studi storici “Aldo Moro”, dell’Archivio storico Flamigni  e della Provincia di Viterbo

Presentazione del volume di Giovanni Moro Cittadinanza, Mondadori editore, 2020

Civita Castellana, 23 ottobre 2021, h.16.30

Indirizzi di saluto ed introduzione

Dott.Emilio Corteselli (Presidente associazione culturale nazionale “Giorgio La Pira”)

Relazione introduttiva e coordinamento

Prof.Giovanni Bianco (Università di Sassari)

Interverranno

Prof. Carlo Bersani(Università di Cassino) Prof.ssa Bruna Bocchini Camaiani (Università di Firenze) Prof. Matteo Cosulich (Università di Trento) Dott.ssa Ilaria Moroni (Archivio storico Flamigni) Prof. Aurelio Rizzacasa (Università di Perugia)

Conclude

Prof.Giovanni Moro (Università di Roma “La Sapienza”)

L’incontro di studi si terrà presso la Sala delle Conferenze della Curia Vescovile, in P.zza Matteotti, 5

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Michetti sulla Shoah: “Per gli ebrei più pietà perchè avevano le banche”

di Andrea Carugati

Parole choc. Roma, il candidato del centrodestra contro la commissione Segre: «Limita la libertà del popolo»

C’era una volta, e purtroppo c’è ancora, la storiella dal sapore antisemita che racconta la Shoah come più visibile di altri ignobili genocidi per il potere della cosiddetta «lobby ebraica». Una storiella cui sembra credere anche Enrico Michetti, candidato delle destra al ballottaggio di Roma.

«Ogni anno si girano e si finanziano 40 film sulla Shoah, viaggi della memoria, iniziative culturali di ogni genere nel ricordo di quell’orrenda persecuzione … e sin qui nulla quaestio, ci mancherebbe», scriveva il 19 febbraio 2020 sul sito di Radio Radio di cui è da tempo opinionista. «Ma mi chiedo perché la stessa pietà e la stessa considerazione non viene rivolta ai morti ammazzati nelle foibe, nei campi profughi, negli eccidi di massa che ancora insanguinano il pianeta? Forse perché non possedevano banche e non appartenevano a lobby capaci di decidere i destini del pianeta…».…

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Antifascismo fondamento della Costituzione

di Rosy Bindi

La manifestazione di sabato, promossa da Cgil con Cisl e Uil è la risposta giusta, necessaria, alla devastazione della sede nazionale della Cgil scatenata dai neofascisti di Forza Nuova. L’assalto squadrista proseguito con la gravissima e brutale irruzione nel pronto soccorso del Policlinico Umberto I, è un segnale inquietante di minaccia alle istituzioni democratiche – si voleva colpire anche il Parlamento – e di disprezzo della storia e del ruolo del sindacato.

Un messaggio di vera e propria intimidazione, che ha riportato alla memoria le spedizioni delle camice nere contro le Camere del lavoro che cento anni fa segnarono l’ascesa del fascismo. Non è un caso se, ancora una volta, si è voluto colpire il mondo del lavoro. Il sindacato infatti rappresenta un presidio di democrazia, uno strumento di emancipazione e di cittadinanza. La destra neofascista sta cavalcando strumentalmente le paure e il malessere prodotti dalla pandemia per dare forza a un disegno eversivo in cui saldare la sfiducia nella politica con il rifiuto della legalità democratica.…

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La fragilità del regime talebano

di Giuliano Battiston

La vittoria dei Talebani coincide con il fallimento della “war on terror ” ma è una vittoria fragile. La dipendenza dall’esterno, un contratto sociale inadeguato ai tempi e la cultura dell’impunità saranno fattori di instabilità sul medio e lungo termine.

“Abbiamo sconfitto l’America”. Sui muri di Kabul, inclusi quelli dell’ex ambasciata degli Stati Uniti evacuata ad agosto, campeggiano gli slogan dei Talebani. Tornati al potere dopo un’offensiva militare che in soli 11 giorni li ha condotti nella capitale, ceduta senza spargimenti di sangue con la fuga dell’ex presidente Ashraf Ghani e l’occupazione dell’Arg, il palazzo presidenziale da cui sventola la bandiera bianca degli studenti coranici con la scritta nera della shahada, la professione di fede islamica. 

È stata issata l’11 settembre 2021, in occasione del ventennale dagli attentati alle Torri gemelle di New York e al Pentagono a cui Washington ha risposto con una rappresaglia che ha rovesciato il primo Emirato dei Talebani, responsabili di ospitare al-Qaeda ma non degli attentati.…

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Addio a Salvatore Veca, decisivo l’incontro con Rawls

di Stefania Tarantino

 Il filosofo italiano è morto all’età di 77 anni. Equità, pluralismo, sostenibilità, sono al cuore della sua teoria della giustizia. Si era sempre impegnato perché si stipulasse un nuovo patto sociale tra scienza, sapere e società civile.

Se la filosofia italiana è riuscita a esprimere una sua originalità nel tenere insieme rigore analitico e passione argomentativa, superando la sterile débâcle tra filosofi continentali e filosofi analitici, lo deve – tra gli altri – a figure come quelle di Salvatore Veca. Morto ieri nella sua casa di Milano all’età di settantasette anni, era nato a Roma nel 1943. Appassionato di miti, di tragedie e di poesia greca, si era inizialmente iscritto alla facoltà di Lettere moderne alla Statale di Milano. Subito dopo però decise di passare a Filosofia, facoltà in cui si laureò nel 1966. La decisione fu presa senza tentennamenti dopo aver seguito un corso di filosofia teoretica tenuto da Enzo Paci, che divenne poi relatore della sua tesi di laurea con Ludovico Geymonat.…

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Mimmo Lucano: da promotore dell’accoglienza a simbolo del malaffare?

La condanna a più di tredici anni di reclusione per l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano ha tutta l’apparenza della giustizia ad orologeria per chi ha una lunga esperienza del contraddittorio e talora ambiguo processo di politicizzazione della giustizia penale in Italia.

In un momento in cui non solo i giuristi, i media ed i politici sono impegnati ad analizzare e valutare la riforma della giustizia che preme sul tasto della prioritaria velocizzazione dei processi, il tempismo con cui il Tribunale di Locri interviene a tre giorni dalle elezioni regionali calabresi minaccia d’interferire pesantemente sull’esito elettorale.

Di fronte a questa “esemplare” sentenza, è difficile dire se debba prevalere l’incredulità, un’amara ironia o piuttosto un fondato sdegno, verso una decisione che, proprio nella fase in cui scattano una serie di divieti che riguardano il sistema mediatico, le proiezioni e la propaganda politica, interviene rischiando di determinare la decadenza di Lucano nel caso di successo elettorale.

Ma non è solo il tempismo degno di miglior causa del Tribunale di Locri a destare stupore e meraviglia, quanto i capi d’accusa che, in attesa di leggere le motivazioni della sentenza, sembrano rivolti al solo scopo di legittimare (?!)…

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La solidarietà non può essere criminalizzata

di Massimo Villone*

La condanna ad oltre tredici anni di carcere inflitta dal Tribunale di Locri all’ex sindaco di Riace Domenico Lucano rappresenta una pagina nera nella storia della Repubblica. Con questa condanna, che inasprisce persino le richieste del Pubblico Ministero, viene criminalizzata un’esperienza di solidarietà umana, di accoglienza, di integrazione culturale che ha costituito un esempio ed un modello apprezzato in tutto il mondo. Il Tribunale ha obiettivamente trasformato eventuali irregolarità amministrative e contabili in una condotta criminale e lucrativa, quando è a tutti evidente la finalizzazione a favore degli ultimi di ogni attività del sindaco Lucano e la finalità altruistica del suo agire. In questo modo, attraverso un percorso tortuoso è stato introdotto nell’ordinamento un inconcepibile reato di solidarietà. La solidarietà è uno dei fondamenti della Repubblica e non può essere criminalizzata, tantomeno dai giudici che sono i guardiani della Costituzione. Esprimiamo la nostra più sincera solidarietà umana e politica a Domenico Lucano, confidando che la macchina giudiziaria saprà correggere i suoi errori.…

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