Don Tonino degli sfruttati

di Tonio dell’Olio

Per ricordare don Tonino Bello a 28 anni dalla sua Pasqua, non trovo altro modo che denunciare le condizioni di sfruttamento cui sono sottoposte alcune persone straniere nella nostra “civilissima” Italia. Avendolo conosciuto e frequentato, so bene che lui per primo si sarebbe dispiaciuto dei riflettori puntati su di lui dopo aver speso una vita per la pace e per i poveri. E sì, perchè oggi abbiamo conferma che, non nel cosiddetto terzomondo, ma a casa nostra vi sono bengalesi, pachistani e indiani rinchiusi per ore nelle serre dell’agro di Sabaudia, San Felice al Circeo e Terracina a lavorare a 6 euro l’ora, a firmare una busta paga che non corrisponde, a pagare la tangente al caporale per il trasporto nel pulmino da casa al luogo del lavoro, a subire “continue minacce di punizioni corporali o sanzioni economiche se non avessero raggiunti i presunti obiettivi di produzione”. E, come se non bastasse, in alcune serre venivano –  pardòn, vengono – utilizzati fitofarmaci, veleni fatali per chi li respira dal vivo senza protezione e pericolosi per chi consumerà quei prodotti.…

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Donne, diritti e zero conflitti sociali. Letta compie un mese da segretario

di Andrea Carugati

Il nuovo Pd. Ius soli, voto ai sedicenni, lotta all’omofobia. Ma il neo leader non morde la crisi sociale

La sostenibile leggerezza del Pd di Letta. Oggi il nuovo segretario compie un mese dal suo discorso di insediamento all’assemblea nazionale, pochi giorni dopo l’improvviso rientro da Parigi. Da quel 14 marzo è iniziato un lungo lavoro di ricostruzione del partito, che ha avuto al centro il questionario in 20 punti a cui hanno risposto circa 40mila iscritti.

Tesserati che Letta vuole ricoinvolgere fino farli votare in futuro sulle decisioni principali, in modo da provare a togliere il potere ai capicorrente. Insieme a questa apertura, con le Agorà da luglio il segretario vuole richiamare elettori e simpatizzanti a discutere e pensare, proporre idee, far entrare aria. Costruire un partito «dell’intelligenza collettiva» e non del leader.

Accanto a questo pilastro identitario, c’è l’idea di un nuovo Ulivo, con i pezzi sparsi del centrosinistra e anche il M5S. Una coalizione che dovrà nel tempo trovare una sua stabilità, una valenza locale oltre a quella nazionale.…

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La salute non si brevetta

di Pierstefano Durantini

È trascorso poco più di un anno dallo scoppio della pandemia da Covid-19. In Italia siamo in piena terza ondata, quasi tutte le regioni sono in zona rossa e si prospetta, chissà, un confinamento totale come quello dello scorso anno, però ora abbiamo un’arma in più, i vaccini.

Bisogna partire dal presupposto che, se l’emergenza è globale, anche la risposta della vaccinazione deve essere globale, perché in un mondo così interconnesso e globalizzato o ci si salva tutti assieme o non ci si salva. Risulta quindi fondamentale che la campagna vaccinale coinvolga tutti gli abitanti del pianeta, altrimenti il virus non verrà mai sconfitto. Eppure stiamo assistendo al trionfo dell’egoismo, i Paesi più ricchi comprano milioni di dosi di vaccino ai più poveri restano solo le briciole.

A questo proposito India, Sudafrica e altri circa 70 Paesi in via di sviluppo hanno chiesto al WTOWorld Trade Organization (Organizzazione Mondiale del Commercio), la sospensione dei brevetti sui farmaci e i vaccini anti Covid detenuti dalle imprese transnazionali farmaceutiche, che stanno facendo profitti indescrivibili in questo delicato momento.…

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Nel mare aperto della storia

di Francesco Dante

Andrea Riccardi è uno dei protagonisti del dibattito sociale, politico e religioso del nostro tempo. La sua padronanza storiografica, che rappresenta in qualche modo un unicum per la confluenza di discipline e mondi culturali diversi all’interno di una prospettiva rigorosamente storica, offre l’occasione per un libro – nella ricorrenza dei suoi 70 anni – che permette di attraversare un secolo da angolature diverse.

Come scrive Giovagnoli, Riccardi «ha approfondito il tema della coabitazione tra popoli, culture e religioni diversi e ha dedicato attenzione ai temi del nazionalismo, del conflitto etnico, delle guerre contemporanee. [..] Tutti gli studi di Riccardi rimandano ai nessi che legano ogni vicenda al proprio tempo: proprio il tempo – inteso in senso storico, e cioè come l’insieme degli uomini e delle donne che lo abitano – è infatti il principale protagonista dei suoi libri» (p. 6).

Questo volume è uno strumento utile per la comprensione del XX secolo e dei due primi decenni del XXI.…

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Le radici del cristianesimo tra movimenti antisistema e nuova socialità

di Luca Kocci

Storia delle religioni. Edito da Carocci «Il Battista e Gesù», nuovo lavoro dello storico del cristianesimo Mauro Pesce e dell’antropologa Adriana Destro. Un’analisi delle vicende dei due leader religiosi – strettamente connesse fra loro – interpretate alla luce dell’idea dell’«accelerazione storica e socioculturale» dell’epoca

Le religioni possono essere studiate disancorandole dalla realtà, come idee astratte, oppure immergendole nello spazio e nel tempo, nel territorio e nel contesto socio-politico in cui sono nate e si sono sviluppate. Da diversi anni lo storico del cristianesimo Mauro Pesce e l’antropologa Adriana Destro indagano le origine cristiane con la seconda modalità, utilizzando con acribia il metodo storico e gli strumenti dell’antropologia e producendo volumi rigorosi e documentati, ma con il pregio di essere destinati anche a lettori non specialisti.

Vale anche per l’ultimo libro dei due studiosi, appena pubblicato dall’editore Carocci: Il Battista e Gesù. Due movimenti giudaici nel tempo della crisi (pp. 268, euro 23). Si tratta di un’analisi delle vicende dei due leader religiosi – strettamente connesse fra loro – interpretate alla luce dell’idea dell’«accelerazione storica e socioculturale»: situazioni storiche caratterizzate dalla crisi in cui, in breve tempo, si accendono «focolai di cambiamento» che tendono a creare «forme di vita inconsuete» e talvolta riescono a «sconvolgere le basi istituzionali» della società, come nel caso delle rivoluzioni.…

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Suez, la flotta gialla

di Alberto Negri

Per otto anni 15 navi e i loro equipaggi vennero bloccati dalla guerra dei Sei Giorni del ‘67 nel Canale: nacque una «repubblica marinara» che organizzò giochi “olimpici” ed emise francobolli

Ma dove vanno i marinai, mascalzoni e imprudenti? Eccoli qui: sono gli equipaggi della Yellow Fleet, la Flotta Gialla del 1967. Non erano né prigionieri né ostaggi ma vissero intrappolati per alcuni anni in una situazione picaresca e paradossale che in mezzo alle tragedie del Medio Oriente diede vita a una sorta di romantica repubblica marinara nel Canale di Suez che organizzò persino i suoi giochi olimpici ed emise dei francobolli, perfettamente validi, riconosciuti dalle poste egiziane e ancora collezionati in tutto il mondo. Credo che sia stata l’unica entità mediorientale che non si sia mai sentita minacciata o in guerra con nessuno.

Ufficialmente questa micro-nazione di marinai, fondata sulla Melampus, naviglio battente bandiera britannica, si chiamava l’«Associazione del Grande Lago Amaro», quella parte del Canale dove per la guerra tra arabi e israeliani si trovarono bloccati senza poter navigare né avanti né indietro.…

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Origine, territorio, cittadinanza e comunità: attenzione a queste parole

di Francesco Filippi

Ci sono molti motivi per cui l’idea nazionale ha preso piede e continua a sopravvivere. Ma che cosa significa, davvero, essere italiani? Estratto dell’introduzione dell’ultimo libro di Francesco Filippi “Prima gli italiani! (sì, ma quali?)” (Laterza)

Termini come “origine”, “territorio” o definizioni legali come “cittadinanza” appaiono solo tentativi, peraltro molto approssimati, di inquadrare un insieme reale assai più vasto e complesso. Si tratta, secondo la definizione del sociologo Benedict Anderson, di una “comunità immaginata”, vale a dire di un insieme di persone che, pur non conoscendosi e non essendosi mai incontrato, sente di appartenere, tutto, a un gruppo definito che le distingue da altre persone.

Eppure, per quanto fittizio, frammentato e disomogeneo possa essere il racconto che tiene unito questo insieme di persone, esso è tutt’altro che irrilevante: perché nel corso del tempo, rimanendo solo al caso italiano, è riuscito a convincerle che lo hanno fatto proprio per prendere scelte economiche controproducenti, imbarcarsi in avventure dannose per i più, combattere, uccidere e infine morire.…

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Draghi chieda scusa

di Tonio Dell’Olio

Nessuna giustificazione geopolitica o economica sarà mai sufficiente a spiegare l’affermazione di Draghi: “Noi esprimiamo soddisfazione per quello che la Libia fa, per i salvataggi, e nello stesso tempo aiutiamo e assistiamo la Libia”. Tanto a lui, quanto a chi ha preparato il discorso, consigliamo una cosa semplice: un incontro a tu per tu con qualcuno e qualcuna dei tanti giovani che sono riusciti a mettere i piedi sugli scogli italiani dopo essere passati dalla Libia. Draghi forse non conosce quella galleria di orrori cui sono state sottoposte per mesi e, a volte per anni, quelle persone. Sono situazioni che non hanno un corrispettivo nel lessico della lingua italiana. In questa lingua abbiamo invece le parole per chiedere scusa di quell’offesa alle vittime. Lo spessore di uno statista si misura anche dalla capacità di ammettere i propri sbagli e, possibilmente, di porvi rimedio. Nel 2020 il Progetto fermamigranti ha comportato un finanziamento di 58.292.664 euro alla Libia, quasi dieci milioni in più rispetto all’anno precedente.…

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Dante in Cina, baluardo patriottico o linguistico?

di Alessandra Brezzi e Changxu Gao

Negli anni ’40, lo scrittore Lao She (1899-1966) compose tre sapienti saggi sulla «Commedia». Letti oggi, ci appaiono l’espressione del dissenso contro il silenzio a cui si voleva piegare la letteratura

Parlare di recezione di Dante in Cina implica limitare il discorso a un arco temporale di circa cento anni e concentrarsi principalmente sull’attività traduttiva, poiché una feconda critica dantesca non si è mai sviluppata. In un recente saggio del 2015, Rassegna degli ultimi 100 anni di Dante in Cina, il medievista Jiang Yuebin muove critiche severe ai colleghi comparatisti, e ai pochi dantisti, accusandoli di essersi rinchiusi in un isolamento che li ha resi incapaci di instaurare rapporti dialogici e interdisciplinari con il resto del mondo e soprattutto di offrire contributi originali alla dantistica mondiale.

In realtà nelle prime decadi del ’900 vi fu un frequente ricorso a Dante, alla funzione e al ruolo che svolse all’interno del canone letterario europeo. Liang Qichao (1873-1929), ad esempio, protagonista del fallito movimento riformista (1898), inserì Dante, con sembianze da immortale taoista, tra i protagonisti del suo melodramma incompiuto La nuova Roma (Xin Luoma 1902), con cui avrebbe voluto scuotere il popolo cinese affinché non lasciasse che il paese venisse «affettato come un melone» dalle potenze straniere ma agisse per la creazione di una moderna nazione, la quarta Roma, come in Italia Mazzini, Garibaldi e Cavour erano riusciti a liberarsi dal giogo straniero.…

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Di varia umanità sanitaria

di Tonio Dell’Olio

È importante celebrare gli “eroi delle corsie” che con spirito di sacrificio e tantissimo coraggio si sono impegnati senza risparmiarsi per far fronte alla minaccia del Coronavirus. Mi unisco al coro con sincera convinzione e commossa ammirazione e applaudo senza esitazione. Questo però non ci deve impedire di denunciare l’arroganza di chi, nelle stanze dei bottoni delle sanità regionali, hanno sembianze di mulo e, pensando alle persone come fossero pratiche da sbrigare, smarriscono talvolta ogni parvenza di senso di umanità. Penso ad alcuni medici del servizio domiciliare (Usca) che controllano i pazienti positivi via telefono, sulla base dei valori di temperatura e saturazione che un novantenne in isolamento fornisce con uno strumento come il saturimetro che non aveva mai visto prima. Penso a medici di base che una volta erano detti “di famiglia” e aveva un senso. Spesso sono latitanti, si voltano dall’altra parte, si negano al telefono. Chiaro che ci sono anche quelli che con abnegazione e fedeltà al giuramento di Ippocrate, sono arrivati a pagare il prezzo più alto!…

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