Etica animale. Una prospettiva cristiana
di Paolo Cattorini
La responsabilità dell’uomo nei confronti degli animali non si riduce a una gestione materiale della convivenza, né tantomeno a un esercizio proprietario e dispotico dell’ambiente. Evitando sia l’antropocentrismo predatorio sia l’equiparazione indistinta fra tutti gli esseri senzienti, il teologo morale Lintner, assieme a due suoi colleghi dello Studio filosofico-teologico accademico di Bressanone – Christoph J. Amor e Markus Moling –, imposta un trattato sistematico e casisticamente denso.
Nei vari capitoli vengono esaminate le dimensioni spirituali della natura creata, i dilemmi teorici di fondo relativi all’etica animale (Singer, Regan, Nussbaum, Rawls, Jonas, Siegetsleitner sono i filosofi contemporanei più citati) e alcuni concreti campi di azione (custodia di animali domestici, allevamenti e soppressione dei capi di bestiame, sperimentazione biomedica, la pratica della caccia, criteri per il consumo di prodotti animali, la questione della sepoltura, il gene-editing, l’allestimento di circhi e zoo).
Viene infine proposta un’etica cristiana della «concreaturalità»: animali umani e non umani appartengono alla medesima famiglia, sono compagni di viaggio, plasmati a partire dal medesimo fango, destinati alla finitudine e allo scacco mortale, ma attratti dal futuro escatologico di redenzione, che è anticipato e promesso in Cristo (cfr Rm 8,19-22), e orientati verso un regno messianico in cui verranno accolte tutte le forme di vita, che Dio ha fatto e riconosciuto come buone (cfr Gen 1-3; Is 11 e 65), coinvolgendole in una comune amicizia e alleanza (cfr patto con Noè in Gen 9,8-11) e garantendo loro il suo indefettibile amore.…
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