Ma il Cile è sempre più blu? Un’analisi del referendum
di Federico Nastasi
Domenica 25 ottobre 2020 è una giornata che finirà nei libri di storia del Cile. Un referendum ha aperto il cammino al superamento della Costituzione vigente, imposta esattamente quaranta anni fa durante la dittatura militare di Pinochet, fondamento del modello neoliberista cileno.
Ad ottobre 2019, una protesta contro l’aumento del biglietto della metropolitana, si è trasformata in un movimento popolare che ha portato in piazza milioni di cileni e ha innescato il momento costituente in atto (1).
I risultati del voto del 25 ottobre sono una richiesta decisa di voltare pagina. La battaglia è appena all’inizio, ora la sfida è trasformare la forza del risultato elettorale in un nuovo patto sociale, passare dal “voto destituente al patto costituente” scrive il politologo Juan Pablo Luna[2]. In questo articolo si presentano alcuni dati sul risultato elettorale, sulla partecipazione e sui prossimi passi del cammino costituente che può trasformare il Paese andino, che per oltre quarant’anni è stato il più autentico esperimento di “neoliberismo a cielo aperto” al mondo.…
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