Su Machiavelli e la Repubblica romana: replica a Giorgio Cadoni

di Andrea Guidi

Machiavelli può ancora aiutarci a pensare oggi. L’impegno da lui profuso alla ricerca di soluzioni e rimedi per la politica dei suoi tempi non va perciò relegato solo alle pagine dei manuali. Da qui possono discendere letture diverse, ma questo è il quadro fondamentale e generale nel quale vanno collegate tutte. Niccolò Machiavelli continua ad appassionarci, e nel suo nome continuano a combattersi battaglie intellettuali sul nostro presente. Ma questo non può certo stupirci: per pensatori come lui le comunità politiche si sviluppano secondo linee di tendenza che hanno a che fare con la natura immutabile degli uomini e per tale motivo una regola politica può sempre trovare applicazione, pur adattandosi a una realtà cangiante, ai bisogni individuali e collettivi correnti e ai mutamenti dei tempi. Occorre chiedersi, tuttavia, se la estrema complessità delle società in cui viviamo e i progressi civili e tecnologici hanno reso troppo distanti da noi testi scritti quando si ragionava di principati e repubbliche, e di imperi.…

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Meritocrazia: alla ricerca di un nuovo “modello” per valutare la ricerca scientifica

di Valter Tucci

Il tema della valutazione in ambito scientifico è diventato oggi improrogabile. In questo articolo un’analisi di come sta cambiando il sistema di valutazione, anche in conseguenza della pandemia. E perché un modello alternativo di valutazione è auspicabile. Nello studio del comportamento animale sono risposte abbastanza semplici, e sono verificabili con esperimenti di laboratorio altrettanto semplici. Sia che si tratti di un topolino di campagna, di un piccione o di Homo sapiens, gli esperimenti sono quasi sempre di questo tipo: se compi una determinata azione riceverai una ricompensa positiva; se ne compi un’altra riceverai una ricompensa negativa. In entrambe le situazioni le regole sono decise in anticipo dallo sperimentatore e il rinforzo associato al comportamento è strumentale al premio.

Nella vita quotidiana come nella ricerca scientifica, le regole non sono, però, sempre così semplici, e gli esiti sono spesso imprevedibili. Nel mondo della scienza, in particolare, le valutazioni sono la prassi. Sebbene la nostra società si regge sempre di più su due grandi colonne: competitività e meritocrazia, bisogna ammettere che rimane ancora oscura la matematica sia dell’una che dell’altra.…

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I valori di Berlinguer

di Tonio Dell’Olio

Ascoltiamole bene le parole che Salvini ha detto per annettersi Berlinguer e i suoi “valori”: “I valori di una certa sinistra che fu, quella di Berlinguer – ha detto – : lavoro, fabbriche, operai, insegnanti, agricoltura, artigiani… adesso sono stati raccolti dalla Lega, quindi se il PD chiude in Botteghe oscure e la Lega apre, è un bel segnale”. Ancora una volta siamo di fronte a una comunicazione falsificata che punta più sull’effetto e la provocazione che sul senso delle cose dette. Salvini si riferisce ai valori di Enrico Berlinguer ma di fatto elenca mestieri, professioni e luoghi di lavoro che, di per sé, non sono affatto valori. Salvini dimentica che i valori sono altri oppure non li conosce, oppure non riesce a declinarli. Quelli di Berlinguer ad esempio erano “Il comunismo è la trasformazione secondo giustizia della società” (Tribuna Politica, 7 febbraio 1980). Ancora: “La questione morale esiste da tempo. Ma ormai essa è diventata la questione politica prima ed essenziale perché dalla sua soluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effettiva governabilità del paese e la tenuta del regime democratico”.…

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Con la Palestina nel cuore

di Domenico Gallo

Insieme per la giustizia e il rispetto dei diritti umani in Palestina: no all’annessione allo Stato d’Israele dei territori palestinesi occupati», è questo il titolo dell’appello con il quale è stata lanciata dalla comunità palestinese una mobilitazione che vedrà una manifestazione nazionale a Roma, sabato 27 giugno, e iniziative in molte altre città. Il grido di dolore dei palestinesi è stato raccolto da sindacati e organizzazioni di massa, come la CGIL, l’ARCI e l’ANPI, e da una miriade di associazioni e intellettuali. È spaventoso, peraltro, come stia passando sotto silenzio questo scandalo internazionale generato dalla proterva volontà di Israele di annettersi, il prossimo 1° luglio, il 30% della Cisgiordania (senza per questo concedere la cittadinanza alle persone che vi risiedono), in aperta violazione della legalità e dei principi umanitari del diritto internazionale.

Ha osservato la Fondazione Basso: «Tutto ciò che si poteva dire sulla palese illegalità per il diritto internazionale e sulla sostanziale illegittimità della politica israeliana nell’attuazione di un sempre più chiaro disegno di apartheid è stato detto».…

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Il coronavirus è uguale per tutti?

di Guglielmo Ragozzino

Senza fissa dimora, disoccupati, migranti, poveri sono i più colpiti dal Covid. Una collezione di storie romane, da Tor Bella Monaca alla Stazione Tiburtina, fotografa questa realtà. Restituendoci una certezza: contro la sopraffazione dei più forti servono nuove regole, di libertà e uguaglianza. Il coronavirus è uguale per tutti. Quella che precede è un’affermazione di senso comune, un’idea corrente, direbbe Gustave Flaubert. Difficile dire che nella primavera appena trascorsa le cose siano davvero andate così: è una materia sulla quale sono ancora aperte le indagini. Si sa che la malattia ha, secondo statistica, colpito più gli uomini delle donne, più le persone anziane che non l’infanzia. Ha danneggiato più la Lombardia che il Mezzogiorno d’Italia. È sufficiente la mascherina obbligatoria per tutti o quasi per mettere tutti alla pari? O è il distanziamento, e i guanti (oppure l’amuchina per tutti, nell’intesa che ogni mano lava l’altra) per ristabilire la parità generale?

L’affermazione egualitaria riguarderebbe a ben vedere soltanto la bilancia tra ricchi e poveri.…

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