Felix culpa
Il Senato ha salvato mercoledì scorso il ministro Salvini dalle acque minacciose di un processo per sequestro di persone e altri reati che avrebbe potuto travolgerlo. Per molti è stato uno scandalo, per moltissimi un dolore, perché del via libera al processo avevano fatto un’istanza etica essenziale, a cominciare dal Centro per la pace di Viterbo. La scelta politica di rimandare i fuggiaschi alle prigioni e alle torture libiche è infatti (abbiamo i filmati) un po’ come se si fossero riportati indietro ebrei fuggiti da Auschwitz, è come proteggere il treno che vi scaricava i deportati, come fecero gli Alleati durante la guerra rifiutandosi di bombardare la ferrovia che giungeva fino al campo. E tuttavia è una fortuna che il voto del Senato sia andato così, altrimenti ne sarebbero scaturiti pericoli anche maggiori. Era scontato che il Senato desse copertura politica all’operato del suo ministro, la maggioranza di governo è compatta nella lotta agli immigrati, ma anche gran parte del Senato che non appoggia il governo è schierata contro di loro, vittime tutti come sono di pulsioni identitarie e di pruriti elettorali.…
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