“Le strade saranno nostre”. Il referendum catalano
di Anna Subirats Ribas, Donatella Della Porta, Francis O’Connor, Martin Portos
Gli effetti della grande partecipazione al voto in Catalogna di domenica scorsa e della sua violenta repressione da parte delle autorità spagnole continuano a riverberarsi in tutta Europa. Anche se ha colto di sorpresa molti osservatori esterni, lo scontro stava maturando da tempo. Il voto ha confermato il rilancio dell’impegno dal basso nel recente ciclo di mobilitazione per l’autodeterminazione in Catalogna. E rappresenta un altro esempio di politica di massa che trascende i partiti e le istituzioni.
Dalle ultime elezioni regionali del 2015, la coalizione pro-indipendenza al governo in Catalogna è ferma nella promessa di organizzare un referendum vincolante sull’indipendenza e nell’impegno a compiere una dichiarazione unilaterale di indipendenza nel caso di un 50% dei voti a favore. Tuttavia, secondo recenti sondaggi, il sostegno all’indipendenza era in diminuzione e tra i leader autonomisti stavano emergendo divisioni sulla strategia da adottare. Inoltre, la capacità di mobilitazione delle forze pro-indipendenza era diminuita perché mantenere l’intensità dell’impegno dal basso di questi anni era emotivamente estenuante e logisticamente insostenibile.…
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