Le conseguenze della scelta di Francesco

di Enzo Bianchi

Una risposta franca nel corso di un’ udienza papale non ha certo l’ autorevolezza di un pronunciamento magisteriale, ma le parole che papa Francesco ha rivolto ieri a ottocento superiore religiose testimoniano che di fronte alle sfide pastorali che l’ annuncio del Vangelo pone oggi alla Chiesa è importante che anche sul tema del diaconato femminile non solo rimanga aperto uno spazio, ma ci si orienti ad affrontare la questione nel merito.

Da sempre il ruolo e le funzioni del diaconato all’ interno della Chiesa e la conseguente discussione sulla possibilità o meno dell’ accesso ad esso da parte di tutti i battezzati – e quindi anche delle donne – sono segnate dalla non univoca e definita posizione della Chiesa primitiva. Vi erano diaconesse nella chiesa antica in oriente fino al IV secolo – e lo testimoniano i padri fino a Giovanni Crisostomo – che insieme ai diaconi collaboravano con il vescovo e i presbiteri: avevano la responsabilità caritativa di provvedere alle necessità materiali dei poveri, ma avevano anche una funzione liturgica di assistenza nell’ amministrazione del battesimo e nella catechesi.…

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Crisi del costituzionalismo e potere costituente

Università degli Studi di Trento Facoltà di Giurisprudenza Dottorato in Studi giuridici comparati ed europei

Trento 27 e 28 giugno 2016

Seminari di studi su

La crisi del costituzionalismo e la deterritorializzazione del diritto Potere costituente e costituzione materiale: questioni attuali Relatore

Prof.Giovanni Bianco (Università di Sassari)

Discussant

Prof. Fulvio Cortese (Università di Trento) Prof.Matteo Cosulich (Università di Trento) Prof. Diego Quaglioni(Università di Trento)

I seminari si terranno presso la Facoltà di Giurisprudenza di Trento, aula professori, via G.Verdi, 53 con inizio alle h.16 il 27 giugno ed alle h.10 il 28 giugno

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Con La Pira in Vietnam

Incontro di studi dell’Associazione culturale nazionale “Giorgio La Pira”, con il patrocinio della Fondazione “Giorgio La Pira”, dell’Accademia di Studi Storici “Aldo Moro” e dell‘Archivio storico Flamigni

Con la Pira in Vietnam. Presentazione del volume di Mario Primicerio (ed.Polistampa)

Civita Castellana, 25 giugno 2016, h.17

Indirizzi di saluto

Dott. Emilio Corteselli (Presidente Associazione culturale nazionale “Giorgio La Pira”)

Interventi programmati

Prof. Giovanni Bianco (Università di Sassari) Prof. Aurelio Rizzacasa (Università di Perugia) Prof. Nicola Tranfaglia (Università di Torino)

Conclude

Prof.Mario Primicerio (Presidente Fondazione “Giorgio La Pira)

L’incontro di studi si terrà presso la Sala delle Conferenze della Curia Arcivescovile, in P.zza Matteotti, 5.

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Le ragioni del no all’arretramento costituzionale

di Domenico Gallo

Quali sono le ragioni della nostra critica alla Costituzione quale è stata riscritta dal governo, voluta da Renzi e propagandata dalla Boschi? Innanzi tutto il metodo. La Costituzione non è un regolamento di condominio, non è una legge ordinaria, è qualcosa che si pone al confine tra la storia e il diritto; nella Costituzione entra il senso delle vicende storiche del Paese. La Costituzione del ’48 è l’espressione di una vicenda storica particolarmente dura per il nostro Paese. La Costituzione rappresenta ciò che unisce gli italiani e li trasforma in una comunità in cui tutti si possano riconoscere e in cui tutti possano riconoscere di avere un destino comune. Quindi la Costituzione non è frutto di un indirizzo politico di maggioranza, non può essere scritta da una fazione. In effetti la Costituzione fu approvata da un’Assemblea costituente eletta col metodo proporzionale, che rappresentava tutte le opzioni politico-culturali presenti nella società italiana; il lavoro di questo corpo costituzionale fu portato a termine con un’approvazione quasi all’unanimità; ci furono 453 voti su 515, quindi la stragrande maggioranza del popolo italiano approvò la Costituzione che adesso viene messa in questione.…

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Se c’entra la fede

di Raniero La Valle

Il primo valore che è messo in gioco dallo scontro costituzionale in corso è quello dell’unità. La Costituzione è l’unica cosa che ci unisce in questo Paese, in un momento in cui la divisione sta facendo a brandelli la società. Abbiamo un’Europa divisa che innalza muri e spara sui profughi; abbiamo una società italiana divisa tra occupati e disoccupati, giovani e anziani; abbiamo l’aumento del numero dei poveri, mentre la società si disgrega; stiamo rischiando di affrontare una guerra, mentre già partono i droni da Sigonella per bombardare la Libia e siamo continuamente avvisati che, da un momento all’altro, se ci sarà un certo sviluppo politico in Libia, finalmente potremo andare lì a guidare un’azione armata. Siamo quindi in un momento di grave tensione e grave divisione per il Paese, e proprio in questo momento ci si toglie anche la Costituzione, l’unica cosa che veramente ancora ci tiene insieme e ci unisce. Io penso che questo sia un elemento importante da valutare nei prossimi mesi, perché, a parte il merito delle questioni riguardo alla qualità della nuova Costituzione, c’è anche il fatto che ci attende un periodo di gravissima lacerazione nell’elettorato italiano: di certo infatti non si possono illudere che il referendum sia una cosa asettica, indolore, come cercano di presentarlo; sarà invece uno scontro molto duro, in cui ci saranno dei conflitti di fondo sulle ragioni della politica, sulla società, sul diritto; e io mi domando se veramente era questo il momento di sottoporre il Paese alla prova di una divisione di questa portata.…

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L’idea di socialismo

di Alex Honneth

Pubblichiamo in anteprima, per gentile e gradita concessione della casa editrice Feltrinelli, la prefazione e l’introduzione dell’ultimo libro di Axel Honneth, “L’idea di socialismo”. Il libro, tradotto in italiano da Marco Solinas, è nelle librerie dal 5 maggio.

Prefazione

Sono trascorsi meno di cento anni da quando il socialismo era un movimento così forte all’interno delle società moderne che pressoché nessuno dei grandi teorici sociali del tempo ritenne di potersi astenere dal dedicargli una trattazione dettagliata, talvolta critica talvolta invece fortemente simpatetica, ma sempre comunque attenta e rispettosa. Iniziò John Stuart Mill, ancora nel XIX secolo, seguito da Émile Durkheim, Max Weber e Joseph Schumpeter, per citare soltanto i più importanti; nonostante questi autori mostrassero grandi differenze quanto a convinzioni personali e programmi teorici, tutti però concordavano nel vedere nel socialismo una sfida intellettuale che avrebbe dovuto accompagnare il capitalismo per lungo tempo. Oggi la situazione è completamente diversa. Posto che nell’ambito dell’attuale discussione di teoria sociale il socialismo venga ancora menzionato, sembra sia ormai una convenzione quella di considerarlo alla stregua di un residuato bellico, di un sopravvissuto; non lo si ritiene infatti più in grado di riaccendere l’entusiasmo delle masse, né tantomeno di indicare delle valide alternative al capitalismo contemporaneo.…

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Il dogma dell’infallibilità papale

di Hans Kung

Il 9 marzo è apparso su importanti giornali di diversi Paesi il mio appello a papa Francesco per avviare una discussione libera, non prevenuta, aperta sulla questione dell’ infallibilità.

Mi ha fatto molto piacere ricevere già subito dopo Pasqua, attraverso la nunziatura di Berlino, una lettera personale di papa Francesco datata la domenica delle Palme (20 marzo).

In questa lettera sono per me molto significativi i seguenti punti: che papa Francesco mi abbia risposto e che non abbia, per così dire, lasciato cadere nel vuoto il mio appello; che abbia risposto di persona e non attraverso il suo segretario privato o il cardinale segretario di Stato; che sottolinei il carattere fraterno della sua lettera in spagnolo con l’ appellativo tedesco «lieber Mitbruder» («caro confratello»), scritto in corsivo; che abbia letto attentamente l’ appello che gli avevo rivolto anche in traduzione spagnola; che tenga in grande considerazione le riflessioni che mi hanno indotto a pubblicare il quinto volume dei miei scritti, nel quale propongo di discutere sul piano teologico, alla luce della Sacra Scrittura e della tradizione, le diverse questioni sollevate dal dogma dell’ infallibilità, allo scopo di approfondire il dialogo costruttivo della Chiesa del ventunesimo secolo, «semper reformanda», con l’ ecumene e la società postmoderna.…

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