Nell’ultimo libro di Marco Vannini. Il ritorno dell’Anticristo
La figura dell’Anticristo è presente, da quasi duemila anni, nelle culture di matrice giudaico-cristiana, e quindi anche nella tradizione musulmana, come immagine potente del male travestito da bene, e quindi ancora più pericoloso perché ingannatore. Sono sempre pochi gli eroi positivi che riescono a smascherarlo — cioè a vederlo con occhi diversi da quelli che lui stesso ha manipolato — e sono gli stessi che riusciranno a cacciarlo definitivamente dal mondo. Marco Vannini (L’Anticristo. Mito e storia, Milano, Mondadori, 2015, pagine 216, euro 20) ne ricostruisce ora la storia, a partire dalle sacre Scritture che ne disegnano il profilo, in particolare gli scritti attribuiti a Giovanni, le Lettere e l’Apocalisse. Ma l’autore, raffinato studioso di mistica, non rinuncia a rivelare la sua particolare teoria sull’Anticristo né a prendere posizione, con chiarezza, sul presente, e questo rende il libro particolarmente interessante. Lo studioso collega la denuncia della presenza di uno o più anticristi negli scritti giovannei al fatto che Giovanni è l’unico a parlare apertamente di divinità di Cristo, l’unico a ristabilire come la dimensione dell’eterno sia solo quella dello spirito.…
Leggi tutto