Papi inesistenti
Pubblichiamo quasi integralmente, in una nostra traduzione, un articolo uscito su «Abc» del 18 maggio scorso. «La difesa del capitalismo fa parte del nucleo della dottrina sociale della Chiesa?» si chiede provocatoriamente lo scrittore spagnolo, premio Planeta 1997, commentando alcuni recenti attacchi a Papa Francesco. In realtà, continua Juan Manuel De Prada, da settori neocon e filo-liberali si cerca di far passare tra i cattolici più distratti la convinzione che le dichiarazioni di Bergoglio su questioni sociali ed economiche sostengano tesi marxiste, diffondendo anche in questo modo un’immagine falsa del Pontefice.
Su capitalismo e dottrina sociale della Chiesa Francesco non ha detto nulla che sfidi il magistero dei suoi predecessori. Nella Rerum novarum Leone XIII già denunciava le ingiustizie della società capitalista, in cui «un piccolissimo numero di straricchi ha imposto all’infinita moltitudine dei proletari un gioco poco meno che servile». In modo ancora più incisivo, Pio XI affermava nella Divini redemptoris che il liberalismo ha aperto la strada al comunismo, poiché l’«economia liberale» ha lasciato i lavoratori nel più grande «abbandono religioso e morale»; e nella Quadragesimo anno denunciava la concentrazione del denaro in poche mani e l’emergere di un «imperialismo internazionale del denaro», propiziato da una «supremazia economica» fondata sulla «bramosia di lucro», e sulla «sfrenata cupidigia del predominio».…
Leggi tutto