La Consulta e il problema del bilancio nazionale
La recente sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato incostituzionale la riforma Fornero che bloccava la perequazione delle pensioni anche di basso importo agli andamenti dell’inflazione merita una riflessione che vada oltre i tecnicismi giuridici e finanziari su cui noi, lo dichiariamo tranquillamente, non siamo competenti.
Le sentenze della Consulta hanno spesso, specie quando si occupano di certe tematiche, un valore che va oltre il mero dato giuridico relativo alla questione che ne è l’oggetto specifico: sono, in senso alto, prese di posizione di “indirizzo politico”.
Nel caso specifico ci pare esistere una prima trappola interpretativa da evitare, cioè l’impressione che siamo davanti ad una sentenza che si pronuncia a favore della teoria della intangibilità dei presunti “diritti acquisiti”. Come si sa, questa è una interpretazione profondamente conservatrice, attraverso cui tutto il nostro sistema corporativo (che è molto ramificato) difende privilegi spesso insostenibili delle generazioni mature a scapito delle generazioni più giovani e di quelle che verranno. A leggere quel che della sentenza è riportato non ci pare proprio che questa sia stata l’ottica della Corte.…
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