L’universo come scenario della rivelazione divina.Le implicazioni spirituali della fisica quantistica
Se aveva ragione Tommaso d’Aquino ad affermare che l’errore sulle cose del mondo può portare all’errore sulle cose di Dio, un’adeguata comprensione della natura dell’universo si rivela essenziale per giungere a una più corretta immagine divina. In questo risiede la straordinaria importanza del libro Quantum Theology del religioso irlandese Diarmuid O’Murchu (v. Adista Documenti n. 39/13), vera pietra miliare nel cammino di riflessione teologica più aperto alle nuove acquisizioni scientifiche (quel percorso in ascolto del nuovo racconto sacro trasmesso dalla scienza a cui possono essere ricondotti a vario titolo, e con diversi gradi di coinvolgimento, teologi come Thomas Berry, Leonardo Boff, Frei Betto, Matthew Fox, Roger Haight, John Haught, Elizabeth Johnson, Sallie McFague, José María Vigil, per citare solo alcuni dei nomi che hanno trovato maggiormente spazio su Adista: tra i numerosissimi interventi ospitati sulla materia, v. Adista Documenti nn. 26/09, 29/10, 30/12 e 5/13). Pubblicato già nel 1997 e ristampato, in una nuova edizione rivista e aggiornata, nel 2004 (con il sottotitolo The Spiritual Implications of the New Physics), il libro di O’Murchu è uscito ora anche in spagnolo (Teología cuántica.…
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