Bobbio-Marx tre incontri cruciali

di Nadia Urbinati

Chi «entra nel labirinto dell’opera di Bobbio si accorge presto che Marx non è indicato tra gli autori prediletti», eppure egli è sempre stato “affascinato” dal suo pensiero politico e filosofico. Così Cesare Pianciola e Franco Sbarberi introducono questa antologia di scritti inediti di Norberto Bobbio. I suoi “incontri” con Marx hanno coinciso con momenti cruciali della storia nazionale, a dimostrazione del fatto che le idee di Marx non hanno solo suggerito interpretazioni della società, ma ispirato l’azione politica stessa, di movimenti e partiti. Tre sono stati i “momenti cruciali” dell’incontro: “l’antifascismo militante” (1941-42), i “problemi della ricostruzione” (1945-50) e il movimento di contestazione degli anni ’60 e ’70. Tre momenti e tre piani di discussione su Marx: la sua filosofia della storia e quindi la via al socialismo; la sua scienza della società e quindi la totalità della dialettica; la sua visione politica e quindi il ruolo dello stato. Questi testi inediti testimoniano le tappe di questa ricerca e ci consegnano un Bobbio che legge Marx in chiave liberalsocialista centrata sul primato del potere economico, la diagnosi critica della riduzione del lavoro a merce, e la ricerca di una società nella quale l’individuo dovrebbe godere della libertà che il liberalismo ha promesso senza riuscire a garantire.…

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Le meraviglie di Marchionne

20140304182733-0181.jpgdi Vincenzo Comito

L’amministratore delegato del gruppo Chrysler-Fiat ha presentato in pompa magna il piano industriale della società 2014-2018. Ma da dove verranno tutti i soldi per finanziare gli investimenti annunciati in presenza di un indebitamento netto che ammonta intorno ai 10 miliardi di euro? Dopo tante attese è stato finalmente reso pubblico il piano industriale per la ChryslerFiat da qui al 2018. Bisogna preliminarmente ricordare che i programmi annunciati da Marchionne nel 2006 e nel 2010 per il solo gruppo Fiat non sono poi certo risultati realistici. In particolare quello del 2010 prometteva, come è noto, 20 miliardi di investimenti per il nostro paese, una produzione, sempre in Italia, di 1,4 milioni di vetture, nonché l’occupazione per tutti i nostri lavoratori. Ad un certo punto l’amministratore delegato era arrivato a prevedere, tra l’altro, la vendita di 500.000 Alfa Romeo all’anno. Sappiamo come è andata a finire. Gli investimenti sono stati di qualche miliardo di euro, la produzione nel nostro paese non ha raggiunto negli ultimi anni neanche da lontano la metà di quanto promesso, negli stabilimenti ancora residui, dopo la chiusura di alcuni di essi, permane una situazione di cassa integrazione endemica; per quanto riguarda l’Alfa Romeo, nel 2013 si è toccato il fondo, con sole 73.000 unità vendute.…

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Carlyle, Blackrock e altre meteore

di Guglielmo Ragozzino

Made in Italy/Dieci anni fa dominava il «Triangolo di ferro» tra il governo Bush, i militari e la finanza. Oggi il nuovo che avanza sono i mega Fondi d’investimento

Ogni tre anni si presenta nel nostro quadro economico un pericolo formidabile… Sarà sufficiente farne i nomi per ridurne la forza terrificante come si faceva nei mondi antichi per rabbonire divinità implacabili? Par di scherzare, ma qualcuno pensa – soprattutto tra le persone che comandano – che evocarne i nomi serva per farseli amici, per esorcizzarne le conseguenze malefiche. Di fatto, in uno stesso momento, con un solo articolo di giornale, un’unica intervista, tutti noi, angustiati, spaventati, veniamo a conoscenza di un nuovo idolo da onorare, di un altro essere diabolico, di solito made in Usa, che prima non conoscevamo ancora. Dieci anni fa il pericolo si chiamava Carlyle. Chi si ricorda ancora di quell’idolo «falso e menzognero»? Dominava allora il Triangolo di ferro, un’alleanza stretta tra potere militare-industriale, governo americano dei Bush e dei Dick Cheney, finanza sfrenata.…

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Il peccato del silenzio

di Tonio Dell’Olio

Non riesco ad allontanare dagli occhi i volti e le vite incontrate in Colombia. Sono rientrato ormai da una settimana, ma anche le parole ascoltate, tutte testimonianze di vita, sono ancora vive nei sensi. E soprattutto non riesco a rassegnarmi all’idea che drammi e sfide così grandi da investire la vita di persone e intere popolazioni, non siano conosciute. Non siano fatte conoscere. E penso davvero che, come diceva don Tonino Bello, “delle nostre parole dovremo rendere conto agli uomini, ma dei nostri silenzi dobbiamo rispondere a Dio”. In Colombia, domenica prossima, si voterà per eleggere il presidente della Repubblica dei prossimi quattro anni. Da quella scelta dipenderà la sorte di migliaia di vite umane, del claudicante processo di pace iniziato a L’Avana, della dignità delle vittime cui restituire memoria, dignità e terre da cui sono stati cacciati via. Espulsi, diseredati, desplazados. Eppure, da noi, di Colombia si parla solo in occasione del Giro d’Italia o di Shakira, la colombiana scelta per la colonna sonora dei mondiali.…

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Da ceto medio a quasi poveri: ecco i “penultimi”

di Carlo Buttaroni

Per lungo tempo il lavoro è stato il paradigma di una società che face- va perno intorno alla fabbrica e all’ufficio. Un modello di organizzazione sociale riflesso di una pienezza che copriva l’intero ciclo di vita, il cui tracciato essenziale era stato incastonato nel primo articolo della Costituzione: una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Ritmi scanditi, spazi organizzati, sincronie che comprendevano l’attività lavorativa vera e pro- pria ma anche le altre sfere dell’esistenza: la scuola accompagnava il giovane all’età lavorati- va, la sanità pubblica si occupava di ridurre i rischi individuali derivanti dalle malattie, le pensioni di anzianità garantivano la sicurezza economica all’uscita dal mondo della produzione.

È su queste premesse che l’Italia è cresciuta fino a diventare uno dei Paesi più ricchi del mondo, dando corpo al suo «ceto medio» e facendolo diventare il principale bacino di approvvigionamento del sistema di welfare: dalla scuola alla sanità, dalle pensioni agli strumenti di sostegno alle famiglie più disagiate. Per oltre mezzo secolo tutto questo è stato il tracciato di una storia di crescita economica, culturale e sociale straordinaria: a livello macro, erano molti più gli italiani che accedevano a livelli superiori di benessere di quanti, già benestanti, accumulavano altra ricchezza.…

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Resistenza e disubbidienza in Lorenzo Milani

Incontro di studi dell’Associazione culturale nazionale “Giorgio La Pira”, con il patrocinio dell’Accademia di studi storici “Aldo Moro” e dell’Archivio storico Flamigni

Resistenza e disubbidienza in Lorenzo Milani

Civita Castellana, 21 giugno 2014, h.17.30

Indirizzi di saluto ed introduzione

Dott.Emilio Corteselli (Presidente dell’Associazione culturale nazionale “Giorgio La Pira”)

Relazione introduttiva e presidenza

Prof.Giovanni Bianco (Università di Sassari)

Interventi programmati

Prof.Carlo Bersani (Università “Niccolò Cusano”)

Prof.Francesco Maria Biscione (Istituto dell’ Enciclopedia italiana)

Dott.Luciano D’Andrea (Direttore dell’Accademia di studi storici “Aldo Moro”)

Prof.Aurelio Rizzacasa (Università di Perugia)

Prof.Nicola Tranfaglia (Università di Torino)

L’incontro di studi si terrà presso la Sala delle conferenze della Curia Arcivescovile, P.zza Matteotti, Civita Castellana

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Destra e Sinistra di Norberto Bobbio

«Dunque, destra e sinistra esistono ancora? E se esistono ancora e tengono il campo, come si può sostenere che hanno perduto del tutto il loro significato? E se un significato ancora lo hanno, questo significato qual è?». Norberto Bobbio

Parole chiave del nostro linguaggio politico, «destra» e «sinistra» sperimentano, oggi più che mai, una strana fortuna: i più si mostrano scettici circa l’utilità politica di questi due concetti, e molti anzi apertamente li contestano; e tuttavia tutti li adoperano, mentre nessuno, alla fin fine, sa proporne di migliori, di più chiari, di più efficaci. In realtà, attorno a queste due parole continua a organizzarsi la parte più rilevante del discorso politico. Davvero Bobbio aveva visto lungo. Davvero la sua saggezza era riuscita – scarnificando, escludendo, limitando – ad arrivare alla radice di quella distinzione: il diverso atteggiamento che le due parti, il popolo di destra e il popolo di sinistra, sistematicamente mostrano nei confronti dell’idea di eguaglianza. Naturalmente eguaglianza e diseguaglianza sono concetti relativi: né la sinistra pensa che gli uomini siano in tutto eguali, né la destra pensa che essi siano in tutto diseguali.…

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Ttip, tutte le bugie del trattato segreto

di Thomas Fazi

Pochi benefici economici e molti rischi e costi potenziali. Uno studio dell’Öfse, uno dei più autorevoli centri di ricerca austriaci, smentisce le ottimistiche previsioni dei report commissionati dalla Commissione europea sul trattato transatlantico in corso di negoziazione tra Usa e Ue.

Col recente articolo uscito sul Sole 24 Ore (“Ecco perché l’accordo commerciale Ue-Usa ‘regala’ 545 euro a ogni famiglia europea”) possiamo considerare ufficialmente inaugurata la campagna di propaganda a favore del Partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (Ttip), l’accordo di libero scambio e investimento che l’Unione Europea e gli Stati Uniti stanno attualmente negoziando in gran segreto. A sentire l’autore – che cita le conclusioni di uno studio realizzato dal Centre for Economic Policy Research (Cepr) di Londra per la Commissione Europea – il Ttip rappresenterebbe nientedimeno che una manna dal cielo per le asfittiche economie Ue. E naturalmente anche per quella italiana: più esportazioni per tutti (Pmi comprese); più crescita (addirittura 119 miliardi di euro l’anno per l’Ue, pari a 545 euro per famiglia), non solo per l’Europa e per gli Usa ma per l’economia globale nel suo complesso; meno burocrazia; meno controlli; ecc.…

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Il realismo senza intuizioni è libresco. A proposito di “Realismo? Una questione non controversa” di Franca D’agostini

di Enrico Terrone

L’errore iniziale di Franca D’Agostini nella sua polemica contro il Nuovo Realismo è di pensare che l’affermazione di Nietzsche, “proprio i fatti non ci sono, bensì solo interpretazioni”, abbia solo una valenza autoironica. Tuttavia, ancora più grave è la sua incomprensione del fatto che il Nuovo Realismo non si limita a criticare la tesi di Nietzsche per cui non esistono fatti, ma anche la tesi di Kant per cui le intuizioni senza concetto sono cieche.

“Proprio i fatti non ci sono, bensì solo interpretazioni”

Realismo? Una questione non controversa di Franca D’Agostini (Bollati Boringhieri, 2013) consta di una pars destruens e di una pars construens. Nella prima, si sostiene che il Nuovo Realismo non porta da nessuna parte. Nella seconda, si stabilisce qual è il realismo realmente nuovo di cui sarebbe invece proficuo discutere.

Secondo D’Agostini, il dibattito innescato dall’articolo di Maurizio Ferraris, “Manifesto del Nuovo Realismo” (8 agosto 2011) è viziato da un “fraintendimento capitale”, che consiste nella “sistematica confusione fra realismo metodologico e realismo metafisico” (p.…

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Hanno ragione i 14 senatori Pd

di Valentino Parlato e Rossana Rossanda

Desideriamo esprimere il nostro appoggio a Corradino Mineo e ai 14 senatori sulla elettività del Senato e nel medesimo tempo obiettare al senatore Zanda la contraddittorietà fra le sue dichiarazioni, la prima relativamente alla inesistenza di una elezione su mandato, la seconda sul preteso obbligo di disciplina al proprio gruppo in Commissione.

(www.sbilanciamoci.info, n.338/2014)…

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