Gruppo di famiglia in un interno senza la tata

di Nadia Fusini

Uno scrittore è più di quel che scrive. Oltre il testo, c’è il contesto contro il quale prende corpo la speciale fisionomia del suo atto. Nel caso di Paolo Giordano, fin dalla sua fortunata opera prima,La solitudine dei numeri primi, a definirlo sono servite la giovane età, e la formazione scientifica. Comprensibilmente colpisce la fantasia del lettore comune il fatto che uno scienziato applichi la sua immaginazione alle parole, e già nel titolo fortunatissimo di quel romanzo molti hanno letto il segno che dava sostanza alla suggestiva allusione di un contatto tra la scienza delle parole e la scienza dei numeri. E semmai ce ne fosse bisogno in questa terza prova del sempre giovane autore si conferma come nella struttura profonda egli senta il bisogno di ricorrere a formule precise, a chiare regole, a una scienza dunque della scrittura.

Non è nel contenuto, mai, la chiave di lettura di un romanzo. Ma la trama ha sempre il suo peso.…

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Spinoza scacciato dagli Ebrei e sequestrato dai nazisti

di Corrado Augias

Irvin D. Yalom è uno psichiatra che insegna ed esercita il suo lavoro a Palo Alto, California. Scrive ottimi libri centrati sulla sua professione e romanzi che hanno come protagonisti grandi filosofi: Nietzsche, Schopenhauer, Spinoza. A quest’ultimo è dedicato un romanzo arrivato in pochi mesi all’ottava edizione. Il titolo è Il problema Spinoza, centrato su una geniale trovata narrativa.

Un giorno Yalom, trovandosi ad Amsterdam, è andato a Rijnsburg (un’ora di auto) per visitare il museo intitolato al filosofo. All’originale delusione per l’apparente povertà delle raccolte si sostituì stupore e incredulità quando lo scrittore fu informato che, durante l’occupazione nazista dell’Olanda, il museo era stato saccheggiato dalle SS guidate dal Reichsleiter Alfred Rosenberg.

Questo sinistro personaggio è stato il massimo ideologo antisemita del regime hitleriano, noto per le razzie organizzate in tutta Europa. Il giovane ufficiale tedesco che aveva materialmente eseguito la rapina aveva scritto nel rapporto queste parole: «Opere giovanili [di Spinoza] preziose, di grande importanza per l’esplorazione del problema Spinoza».…

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Sull’acqua lezione di democrazia greca

di Caterina Amicucci

Un referendum autorganizzato contro la privatizzazione del servizio idrico spaventa il governo. E riapre la partita.

Il 18 maggio si è svolto a Salonicco il referendum contro la privatizzazione dell’Eyath, la società che gestisce il servizio idrico nel distretto municipale e che, in onore dei memorandum sottoscritti dalla Grecia con la troika in cambio del piano di salvataggio da 172 miliardi di euro, è finita nel fondo ellenico per lo sviluppo degli asset (www.hradf.com). Si tratta di uno strumento finanziario creato dal governo Samaras con l’obiettivo di vendere il patrimonio pubblico nazionale, incluse le società che gestiscono il servizio idrico nelle aree metropolitane, di proprietà statale. L’iter di privatizzazione dell’Eyath è cominciato con una gara di prequalificazione che si è svolta lo scorso anno dalla quale sono state ammesse a presentare proposte di acquisto la francese Suez e l’israeliana Mekorot. In realtà l’ unica vera società in pista è Suez che possiede già il 5% dell’Eyath e si dice sia consorziata con il magnate dei media greco George Bobolas.…

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Tutte le ombre del voto europeo

di Rossana Rossanda

Lo spostamento a destra del Parlamento europeo ha di fatto annullato lo spazio politico per la candidatura di Tsipras a guidare la Commissione Ue. Mentre in Italia è fallito l’obiettivo della Lista Tsipras di utilizzare la campagna elettorale come un cantiere per tentare una riunificazione di tutti i frammenti delle sinistre radicali Il mio giudizio negativo dell’esito delle elezioni europee ha suscitato una serie di cortesi contestazioni che mi obbligano a riflettere e precisare. Ingenerosa è apparsa soprattutto la mia critica alla gestione della Lista Tsipras, che ha mobilitato molte forze da tempo paralizzate o anche nuove, fino a superare lo sbarramento del 4 per cento, pur nel silenzio opposto da tutti i media. Tuttavia mantengo un giudizio sfumato. Il primo obiettivo che la Lista si era posta era di svolgere un ruolo nell’elezione del presidente della Commissione europea; per questo occorreva un successo politico assai più ampio, raccolto in diversi paesi, lavoro che non è stato neanche cominciato.…

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Migranti, le foto mai viste dei morti in fondo al mare

di Attilio Bolzoni

Guardate cosa c’è oltre le nostre parole, i nostri articoli, le storie che raccontiamo ogni volta che s’inabissa un barcone. Guardate questi corpi che si abbracciano, in fondo al mare. È tutto quello che resta di loro. Corpi. I corpi abbracciati dei migranti vittime della strage del 3 ottobre in Sicilia Su uno sfondo azzurro, bello, dove intorno sembrano nuotare anche i pesci o forse sono solo piccole boe trascinate giù dalle correnti. Guardate e poi ripensate alle parole: naufragio, migranti, Mediterraneo. Scivolano così velocemente che neanche ce ne accorgiamo, le ripetiamo o le scriviamo sempre il giorno dopo, un reportage, un titolo, un numero — 120, 285, 366 — che riferisce la portata della «tragedia». È un’altra di quelle parole: tragedia, tragedia del mare. Ci siamo abituati, siamo addestrati a riportare con dovizia di particolari le dinamiche degli affondamenti, ogni dettaglio curioso, ci siamo specializzati nel ricostruire le vite degli altri che non ci sono più. Khaled del Marocco che ha perso il figlio al largo di Zarzis, Samir che si è salvato fra Cala Creta e Cala Croce, la ragazza somala senza nome che ha partorito mentre moriva a poche miglia da Porto Empedocle.…

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Tsipras, il bello viene adesso

di Guglielmo Ragozzino

Per la lista Tsipras la partita si apre adesso. Avere una rappresentanza italiana di sinistra al Parlamento europeo è davvero molto faticoso. Bisogna in primo luogo stare insieme, decidere insieme alleanze e politica. La sinistra sarà in grado di raccogliere la sfida?

«Tutto considerato moriremo democristiani» è l’affermazione che negli ultimi giorni abbiamo tutti sentito per commentare il risultato renziano, andato ben oltre le previsioni nel quadrante italiano delle elezioni europee; e più in generale per affrontare il tema del passaggio di fase, del Gro, Grande Ritorno alle Origini. Per esprimersi contro una frase-sentenza tanto granitica da meritare una sigla, si usano soprattutto due argomenti: il primo è storico e consiste nel controbattere «non ti sei accorto che la guerra fredda è finita da un pezzo? Il compito della Dc era soprattutto di “organizzare le truppe” elettorali nello schieramento della Nato contro i comunisti»; il secondo argomento è politologico e si materializza in una più (o meno) sofisticata analisi dei flussi elettorali.…

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La passione di Renzi per il fiscal compact

Renzi e Madia in conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri n. 15di Thomas Fazi

Il governo Renzi è intenzionato a recepire alla lettera gli obiettivi previsti dal Fiscal Compact, in barba alle “sparate” delle ultime settimane

Secondo il Documento di Economia e Finanza (DEF) appena varato dal governo Renzi, il rapporto deficit-Pil dell’Italia si attesterà quest’anno al 2.6%, rispetto al 3% dell’anno scorso, in linea con le previsioni – o meglio, le raccomandazioni – della Commissione Europea. Da cosa deriverà questa riduzione? Visto che la spesa annuale per interessi sul debito pregresso rimarrà praticamente invariata al 5.2% (pari all’incirca a 80 miliardi l’anno) – la percentuale più alta di tutta l’eurozona, e una delle più alte del mondo –, la riduzione del deficit non potrà che derivare da un aumento del saldo primario. Anche su questo fronte, l’Italia è un paese da “record”: l’anno scorso, infatti, l’Italia registrava un avanzo primario del 2.2%, il più alto di tutta l’eurozona (sì, anche più alto di quello della Germania). Questo è un dato importante, perché smentisce la vulgata secondo cui l’Italia sarebbe un paese “spendaccione” e dalle finanze pubbliche “disastrate”.…

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Se Farage e Le Pen arrivano da noi

di Claudio Sardo

Ci ha provato Beppe Grillo ad arrampicarsi sugli specchi, spiegando che l’alleanza con Nigel Farage è poco più di una scelta «tecnica». Come prendere un taxi a Strasburgo. Senza taxi, cioè senza entrare in un gruppo strutturato, non si ottengono incarichi nelle commissioni, non si ha accesso ai finanziamenti, non si dispone di segreterie professionalizzate. Insomma, non si tocca palla nell’Europarlamento. Il problema è che scegliere un gruppo anziché un altro è una decisione politica di primaria grandezza, destinata a incidere e a mutare la natura stessa dei Cinquestelle. Lo hanno capito bene i contestatori di Grillo, oggi numerosi all’interno del movimento, come lo ha capito chi lo spalleggia, a partire da Roberto Casaleggio. Che piaccia o meno, le opzioni europee sono sempre più parte della politica nazionale. Basti pensare al recentissimo rapporto della Commissione: se Matteo Renzi non avesse ottenuto il 40% dei voti, la pagella di Bruxelles sarebbe stata più severa per il suo governo e i conti con gli investitori esteri assai più problematici.…

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Intervista a Enrico Berlinguer. L’impegno comune di comunisti e cattolici per la giustizia e la pace

di Giovanni Avena

In occasione del 30° anniversario della morte di Enrico Berlinguer (11 giugno 1984), ripubblichiamo una parte della lunga intervista che nel dicembre del 1982 Giovanni Avena, allora redattore di Adista (di cui è poi stato, fino a poche settimane fa, direttore e presidente della cooperativa editoriale), fece all’allora segretario del Pci. Un’intervista – inserita all’interno del fecondo dialogo fra Pci e cattolici, che provocò molte reazioni sulla stampa nazionale – che, al di là del valore di memoria storica, tocca temi ancora di grandissima attualità (l’intervista integrale si trova su Adista n. 86 del 16 dicembre 1982).

Negli ultimi mesi si è avuto un rinnovato interesse del Pci verso i cattolici (…). Qual è, on. Berlinguer, il senso politico e la portata culturale di questa nuova attenzione?

Non è di fresca data la nostra attenzione verso i vari movimenti, associazioni, gruppi, istituzioni che costituiscono la complessa e variegata realtà dell’area cristiana e cattolica. E ciò si spiega: la loro esistenza e consistenza costituiscono una tra le più significative peculiarità della storia e della vita sociale, politica e culturale italiana.…

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Persone non clandestini

di Renato Sacco

A Catania. Atterraggio programmato verso le 13. Alla stessa ora, nella stessa città siciliana, è previsto l’arrivo della nave con centinaia di profughi che, nella tragica traversata, hanno visto morire decine (centinaia?) di loro fratelli e sorelle, compagni di un viaggio verso la vita. Il mio viaggio a Catania è veloce, sicuro e anche a poco prezzo. Il loro no! E ti chiedi perché io? Ho forse meriti particolari? Forse sono solo tremendamente più fortunato. E ti ricordi le parole di Francesco a Lampedusa “Chi ha pianto?”. Vorresti stare in silenzio, forse anche piangere. Ma nella confusione dell’aeroporto come si fa? Sei in mezzo a un mare di gente che parte e che sa anche di arrivare. Loro no. E sono un pugno nello stomaco le parole di un capopartito del Nord che non trova di meglio che ringhiare la sua rabbia, e invocare, di nuovo, il reato di clandestinità. Almeno oggi, tacere no? Un po’ di pietà.…

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