Un vescovo dell’altro mondo

di Raniero La Valle

Anywhere Out the World? <2>

E che cos’altro deve essere un papa se non un confessore della fede? Questo ha detto Francesco nella sua prima omelia ai cardinali nella cappella Sistina: di essere tutti lì, vescovi, preti, cardinali, papa, per nient’altro che per professare la fede in Cristo, e questo crocefisso. Ed ecco allora che si scompaginano tutte le previsioni e le speculazioni della vigilia, su ciò che avrebbe scelto il Conclave, se un papa dell’una o dell’altra fazione della Curia, se un papa diplomatico o politico, uno che avrebbe riportato la disciplina nel clero o che avrebbe risolto il problema dello IOR. Ecco che arriva un papa che di fronte a una Chiesa tormentata ed in crisi, e dopo tante riforme sognate e fallite dice: ricominciamo dalla fede.

Ed allora si capisce perché si è presentato al balcone non come il nuovo Sommo Pontefice dato al mondo, ma come il nuovo Vescovo dato alla comunità diocesana di Roma, si capisce perché ha indicato, come suo primo collaboratore, il cardinale vicario di Roma e non il segretario di Stato; si capisce perché al papa che lo aveva preceduto si è rivolto come al “vescovo emerito” di Roma, e si capisce perché prima di benedire il suo popolo, ha chiesto al suo popolo di benedirlo, e si è inchinato davanti a lui: un gesto che poteva pure essere mostrato per televisione in tutto il mondo, ma che raggiungeva la sua verità solo in quel silenzio, in quel guardarsi, in quel rapporto fisico immediato, in quella piazza, in quella città, del vescovo con i fedeli della sua Chiesa.…

Leggi tutto

Sulle macerie della democrazia

di Aldo Antonelli*

A sinistra chi credeva di vincere ha vinto, anche se per un soffio; e sembra che abbia perso. A destra chi era sicuro di perdere ha perso, anche se di misura; e sembra che abbia vinto. Tra loro si è inserito il Movimento 5 Stelle che come uno tsunami, dopo aver riempito le piazze, ha finito per svuotare il centro e cancellare dall’agenda il neonato bipolarismo italiano. Delusione, rabbia e risentimenti da una parte, la vincente; tronfia incredulità, entusiasmo e tracotanza dall’altra, la parte perdente. «In questo dolce e strano Paese capita che chi ha perso le elezioni si autoconvince e grida che ha vinto e chi ha vinto si fa passare per sconfitto», mi scrive un amico. «La coalizione Bersani vince al Senato e vince alla Camera. 5 Stelle vince perché ottiene un clamoroso risultato. Il centrodestra, vincitore delle precedenti elezioni, è il solo vero sconfitto sia pure ai punti e non per Ko. Quelli che hanno perso chiedono addirittura un passo indietro del vincitore perché secondo loro, contro la matematica e la legge elettorale, non avrebbe vinto abbastanza.…

Leggi tutto

Per chi suona l’emergenza

di Claudio Gnesutta

EuroIl voto consegna uno scenario mutato e una governabilità difficile. Eppure una svolta è necessaria, in uno scenario profondamente mutato. Ma che ancor più di prima chiede all’Italia terapie d’urgenza per cambiare rotta, e all’Europa di creare spazio per un intervento anticongiunturale non effimero. Solo allentando i vincoli dell’austerità l’Ue può aiutare l’Italia e se stessa

Lo scenario post elettorale è profondamente diverso da quello immaginato solo qualche giorno fa. Nella proposta su “La rotta d’Italia” e nei tanti interventi che ne sono seguiti, l’ipotesi delineata era quella di una politica economica e sociale di medio periodo, in grado di dare una prospettiva socialmente sostenibile al nostro apparato produttivo attraverso interventi a difesa dei livelli occupazionali, a sostegno di un new deal verde, per affrontare le necessarie trasformazioni infrastrutturali (burocrazia, corruzione, criminalità, ricerca e istruzione). In un contesto economico rimasto immutato nei suoi dati strutturali – grave recessione, appesantita dalle condizioni europee di austerità -, semmai aggravato dalle tensioni sui mercati finanziari di cui tra breve diremo, lo scenario si è modificato a livello politico: in un quadro di maggiore incertezza programmatica, si allungano inevitabilmente i tempi per l’avvio di una politica alternativa, ritenuta possibile fino a qualche giorno fa.…

Leggi tutto