Quello che i documenti non dicono
Oggi mi trovo qui come unico testimone italiano del Concilio. Ritengo che questo sia un fatto importante perché, quando parliamo del Vaticano II, va rimarcato che molte cose non si trovano né nei verbali né nei documenti ufficiali. Le troviamo invece negli atteggiamenti, nelle reazioni, financo nei commenti al bar di vescovi, abati e delegati apostolici, che solo chi c’era può raccontare. Procederò quindi per brevi suggestioni riguardanti alcuni dei temi che sono stati sollevati anche oggi e che ritengo tuttora attuali. Nel fare ciò, racconterò anche alcuni episodi.
In tema di pastorale della famiglia, ricordo ancora un intervento di Elias Dogbi, vescovo melchita d’Egitto. I melchiti come sapete sono un patriarcato di liturgia bizantina in comunione con Roma. Bene, Dogbi suscitò un giorno un certo mormorio fra i padri conciliari quando parlò della prassi in uso presso la Chiesa melchita nei confronti dei divorziati, in particolare quando accennò al fatto che potevano, dopo un percorso penitenziale, risposarsi.…
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