Grazie ragazzi…

di Renato Sacco

“Grazie ragazzi!” dice così il video per il 4 novembre, Festa dell´Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate. Le immagini sono commoventi, la gente applaude dalle finestre… sembra davvero una passerella di `eroi´ in un clima da festa per una medaglia olimpica. Forse sarebbe giusto anche ricordare il motivo per cui si celebra il 4 novembre: la fine della prima guerra mondiale (alcuni la chiamano ancora vittoria!) che ha visto, solo tra gli italiani: 650.000 morti, 947.000 feriti, mutilati e invalidi, 600.000 prigionieri e dispersi. ?Forse si dovrebbero ricordare le parole di papa Benedetto XV, del 1 agosto 1917: “Questa guerra, un´inutile strage”. ?”E´ davvero insopportabile questa retorica sulla guerra sempre più incombente e asfissiante. – abbiamo scritto nell´appello `Eroi per la pace o vittime della guerra?´, firmato da oltre 100 preti. ?Forse è doveroso ricordare che nella guerra, in ogni guerra, si uccide e si viene uccisi. Non è proprio una passerella o solo un´occasione per guadagnare magari qualche soldo, visto il tempo di crisi che viviamo.…

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Quando vince la democrazia

di Massimo Giannini

“Una giornata strepitosa”, dice Pierluigi Bersani. “Il meglio deve ancora venire”, aveva detto Matteo Renzi. Hanno avuto ragione tutti e due. Per il centrosinistra e per il Pd è stata una domenica di svolta, e il meglio viene adesso. A dispetto delle prudenze scaramantiche del segretario, il ballottaggio non era così scontato. E invece così hanno deciso quegli oltre 4 milioni di italiani, che hanno fatto ore di fila per scegliere il candidato premier del centrosinistra.

Dunque, prima ancora di conoscere tra una settimana l’esito del duello finale tra Bersani e Renzi, da questo primo turno emerge già un “vincitore”. Quel vincitore si chiama democrazia. Quel vincitore si chiama politica. Una politica che non è subita da “sudditi” vessati e disgustati dal potere, ma vissuta da cittadini consapevoli e responsabili. Una politica che non è solo poltrona e privilegio. Ma è confronto e conflitto, passione e partecipazione. Una politica che non taglia i nodi in piazza con la spada, ma accetta la fatica di provare a scioglierli.…

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Il ruolo nazionale del sindacato

di Michele Prospero

Non ci sono toni celebrativi nel libro-intervista di Susanna Camusso (Il lavoro perduto, editori Laterza). La «ragazza con la sciarpa rosa», che continua ad amare Hobsbawm anche ora che è alla guida della Cgil, avrebbe potuto solleticare l’orgoglio di sindacato. Cosa sarebbe l’Italia senza la Cgil? In anni turbolenti, che hanno sconvolto la repubblica dei partiti e spezzato simboli, organizzazioni, identità, il mondo del lavoro è rimasto, con le sue strutture di mobilitazione, un presidio per una democrazia smarrita. Questo anello della continuità storica della nazione nonché garante della tenuta sociale in un sistema sfilacciato nelle sue istituzioni, ha consentito al Paese di reggere il carico di sfide difficili. Più che rivendicare i meriti acquisiti, a Camusso preme ragionare sulle difficoltà del sindacato oggi, costretto a divincolarsi in «una stagione difensiva» entro cui il lavoro percepisce il suo scivolamento verso una condizione di povertà. Il segretario della Cgil avrebbe potuto accentuare il ritratto a tinte fosche di un’età di capitalismo irresponsabile inginocchiato dinanzi ad una aggressiva finanza speculativa («Prima della crisi le imprese hanno goduto a lungo di alti profitti.…

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Il rottamatore da rottamare

di Giovanni Bianco

Renzi, dunque, al primo turno delle primarie del centrosinistra ha ottenuto un risultato più che soddisfacente. Candidato sicuramente espressione di settori moderati dell’area progressista, ha suscitato non pochi dubbi e perplessità sia in una parte consistente del Pd sia nell’intera sinistra. E’ stato spalleggiato da settori non trascurabili dei poteri forti e persino dalla stampa e dai media del centrodestra. Per lui ha simpatia anche il Signor B., che qualche anno addietro, dopo una visita del sindaco di Firenze ad Arcore, ha augurato ai suoi avversari politici una classe politica modellata sull’ “esempio Renzi”, cioè ha implicitamente auspicato la “berlusconizzazione” della sinistra e del Pd.

Ora, dinanzi a tanto fervore ed entusiasmo per questo candidato, pure per la percentuale di voti conseguita, c’è da riflettere con senso critico ed adeguata capacità di analisi. Ieri lo hanno continuato a fare due donne coraggiose e ferme nei loro convincimenti, la Camusso e la Bindi, chiedendosi se Renzi sia compatibile con gli ideali e gli scopi dei progressisti.…

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Una storia esemplare

di Ezio Mauro

Come nell’epoca del potere smisurato, Silvio Berlusconi ieri è tornato sui siti giornalistici di tutto il mondo: ma questa volta per una condanna a quattro anni per frode fiscale, con cinque anni di interdizione dai pubblici uffici. Si chiude così, con la sanzione giudiziaria netta, durissima e soprattutto infamante un’avventura titanica nata nella televisione e finita in tribunale: ma che era già morta nella politica, il territorio prima del dominio supremo, poi della caduta e oggi del definitivo declino. La destra sgomenta per la fine dell’invulnerabilità parla di “ferita alla democrazia”, “caccia all’uomo”, “tentativo di omicidio politico”. In realtà a Milano è arrivato a compimento un processo infinito, con 10 anni di indagini, 6 anni di cammino accidentato in aula per i “mostri disseminati nei codici e nelle procedure” (come diceva Giuseppe D’Avanzo), con il Lodo Alfano, le ricusazioni, i ricorsi, i “legittimi” impedimenti, le prescrizioni brevi e i processi lunghi. Il cittadino Berlusconi ha dunque potuto far valere le ragioni della sua difesa: il premier Berlusconi gli ha dato una mano robusta e generosa, potenziando quella difesa in aula con congegni di ogni tipo architettati nei palazzi del governo e del parlamento.…

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Gli studenti contestano i partigiani.Così si cancella la nostra memoria.

di Vincenzo Cerami

Due forme di follia si sono manifestate dentro la scuola Giulio Cesare di Roma. Una l’altro giorno, quando alcuni giovani neofascisti hanno compiuto il loro raid presentandosi con tutto l’armamentario iconografico mussoliniano, e l’altro ieri quando gli studenti in assemblea non hanno permesso agli anziani partigiani dell’Anpi di solidarizzare con loro in nome dell’antifascismo. L’impressione che se ne ricava è che tutti i ragazzi coinvolti hanno un senso distorto della storia. Nessuno capirà mai com’è possibile che nel 2012 possa ancora esserci qualcuno che, soprattutto tra i giovani, ha nostalgia di un’epoca così lontana, inattuale e oltretutto nefasta. Così com’è altrettanto assurda l’ignoranza di quegli studenti che nella Resistenza identificano una specifica fazione politica. Non sanno che i partigiani non hanno un colore e che la loro bandiera sventola sulle tombe di tanti eroi caduti per la libertà, cattolici, repubblicani, socialisti, comunisti e cittadini che non avevano mai avuto a che fare con la politica. La nostra Costituzione è nata proprio dal loro estremo sacrificio.…

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Dossier Gladio

Incontro di studi dell’ Associazione culturale nazionale “Giorgio La Pira”, con il patrocinio dell’ Accademia di studi storici “Aldo Moro” e dell’ Archivio storico Flamigni

Presentazione del volume a cura di Sergio Flamigni, Dossier Gladio, Kaos editore, 2012

Civita Castellana, 24 novembre 2012, h.16

Indirizzi di saluto Dott.Emilio Corteselli (Presidente dell’Associazione culturale nazionale “Giorgio La Pira”)

Introduce e presiede Prof.Giovanni Bianco (Università di Sassari)

Interventi programmati Prof.Francesco Maria Biscione (Istituto dell’Enciclopedia Italiana) Prof.Massimo Brutti (Università “La Sapienza” di Roma) Dott.Luciano D’Andrea (Direttore Accademia di studi storici “Aldo Moro”) Prof.Giovanni Galloni (Università di Roma “Tor Vergata”)

Conclude Sen.Sergio Flamigni (Politico e saggista)

L’incontro si terrà presso la Sala delle Conferenze di P.zzo Montalto Belei, in Civita Castellana, Via di Corte,8

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Esodati, ecco perchè è giusto far pagare i redditi più alti

di Cesare Damiano

Il problema dei lavoratori rimasti senza reddito a causa della riforma delle pensioni del ministro Fornero torna in primo piano. Lo scorso mercoledì alla commissione Lavoro della Camera è stato votato all’unanimità un emendamento alla legge di Stabilità che affronta questo tema e che si propone di tutelare altri lavoratori al di là dei 120 mila salvaguardati in precedenza. Il governo, in quella sede, ha dato ancora una volta un parere contrario sul tema delle coperture finanziarie. L’emendamento rappresenta un passo importante verso la soluzione di un problema di così ampia rilevanza sociale.

Ed è significativo che sotto il nome del primo firmatario, il Presidente della commissione Silvano Moffa, ci siano le firme di tutti i capigruppo, di maggioranza e di opposizione. In precedenza la commissione Lavoro aveva approvato la proposta di legge 5103, di cui ero il primo firmatario, trasformata in testo unico con l’abbinamento di altre due proposte dell’Idv e della Lega. Contro di essa si erano levati gli strali della Ragioneria dello Stato che aveva contabilizzato la necessità di coperture miliardarie (nella somma delle voci qualcuno aveva azzardato la cifra di 30 miliardi di euro), di alcuni commentatori politici e di rappresentanti di partito che insistevano sul fatto che la «proposta Damiano» avesse l’obiettivo di smontare la riforma pensionistica del ministro Fornero.…

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Cloud Pillar su Gaza? No.Dio non c’entra

SAVE GAZAdi Pax Christi Italia

Operazione Cloud Pillar: colonna di nuvole. Nella Torah e nel libro dell´Esodo della Bibbia, al capitolo 13, si racconta che Dio ha protetto così il suo popolo dal nemico egiziano, consentendogli di passare indenne il mar Rosso.

Ma Dio non sta con l´esercito potente di uno stato occupante, proteggendolo e difendendolo con le armi. Quel Dio che ama tutti i suoi figli non sta assecondando una strage di civili, a Gaza. Non ha ammantato di nuvole di sicurezza lo scempio di 340 civili feriti e di decine di morti in soli pochi giorni. In nome del diritto all´autodifesa non copre, con una coltre di ipocriti eufemismi, l´assassinio `mirato´ di nemici `eliminati´ da droni intelligenti. E non ha lasciato passare da nuvole intrise di morte i volantini di avviso ai civili che le bombe sarebbero arrivate, bastava spostarsi.

Tutto questo lo sta compiendo in queste ore l´esercito israeliano.

La popolazione di Gaza non ha rifugi di emergenza, non ha strade per fuggire dalla gabbia in cui è costretta a vivere da anni, non ha nemmeno più la luce per illuminarle.…

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Scoprire l’America

di Raniero La Valle

L’incanaglirsi della vita politica italiana, con la grande epifania della corruzione, con il governo impietoso dalle “misure brutali”, con il demiurgo lombardo e le primarie interpretate dallo sfidante come un gioco al massacro, ha fatto scomparire l’America. Le televisioni, che dovrebbero guardare in grande, al massimo spingono gli occhi sull’Europa per dirci che cosa ancora ci chiede¸ i giornali si riempiono dell’abbandono di Veltroni, della resistenza di D’Alema, di Renzi che va in autobus e Grillo che va a nuoto; e l’opinione pubblica, sempre meno informata e educata a capire come vanno le cose, precipita sempre più nel provincialismo culturale e nel qualunquismo politico. Nessuno si ricorda che c’è una realtà globale in fermento, che si rischia la guerra tra Israele e Iran, che la Palestina è disperata, che l’Africa è sempre percossa da flagelli e da conflitti tribali, e che in questi giorni si gioca negli Stati Uniti il destino del mondo. Infatti l’elezione del presidente americano è una sentenza per il mondo; e allora sarebbe bene che tornassimo a scoprire l’America, per decidere poi che cosa dobbiamo essere e che cosa dobbiamo fare noi, Italia ed Europa.…

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