Vaticano secondo: un Concilio o due?
Mi sembra una feconda ipotesi interpretativa quella che, contrariamente a quanto si pensa, riconosce nel Vaticano II due distinti Concilii, ognuno con i suoi protagonisti e con la sua coerenza interna.
Suggerisce questa ipotesi la riflessione sulla costante contrapposizione, che si è verificata all’interno del Vaticano II e dei testi finali, malgrado la loro apparente convergenza, di due correnti teologiche, preoccupate l’una di avvalorare le possibilità di innovazioni aperte dal Vaticano II e sollecitate da Giovanni XXIII; l’altra di salvaguardare la continuità dottrinale e l’ortodossia della Chiesa cattolica. Paradossalmente protagonisti della prima corrente erano i padri della maggioranza conciliare e i periti che li accompagnavano (fra i quali bisogna ricordare Karl Rhaner, Yves Congar e Joseph Ratzinger); protagonisti della seconda corrente erano i padri della minoranza conciliare e i loro periti (fra questi, in primo luogo, i membri della Curia romana) che li ispiravano. È importante citare, tra i membri di questa minoranza, la presenza attiva di Karol Wojtyla, che interpretava il Vaticano II come una mobilitazione della Chiesa nella lotta contro il marxismo e l’ateismo.…
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