Ricostruire il Paese. Oggi come ieri i giovani devono vincere la sfida
Fu la capacità di mobilitare le energie profonde del popolo la nostra bandiera. Italia e giustizia sociale. Il voto francese può aiutarci a cambiare. Non abbiamo a che fare con una guerra perduta né con una dittatura fascista eppure il passaggio a cui siamo giunti è cruciale per l’avvenire della democrazia. È necessario un grande rinnovamento, bisogna rialzare la testa come allora. Sono passati quasi 70 anni -una intera epoca storica – dalla liberazione dell’Italia dalla dittatura fascista.
Io ricordo bene quella giornata che segnò l’avvento di una nuova Italia. Un mondo soprattutto di giovani prendeva in mano il destino di un Paese coperto di macerie, ferito da migliaia di morti, umiliato dalla sconfitta in una guerra ingiusta e sciagurata, occupato da eserciti stranieri. È in queste condizioni che i grandi partiti popolari, i rappresentanti delle masse contadine ed operaie che fino allora erano state escluse dalla vita pubblica dello Stato post-risorgimentale, presero la guida dell’Italia e la portarono alla riscossa.…
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