Martini: il valore di un legame tra persone dello stesso sesso

di Carlo Maria Martini ed Ignazio Marino

Dialogo tra il cardinale Carlo Maria Martini e il senatore pd Ignazio Marino nel libro “Credere e conoscere” (a cura di Alessandra Cattoi, Einaudi editore). Si affrontano questioni legate alla vita, alla sessualità e alla fede. Il porporato difende «il matrimonio tradizionale con tutti i suoi valori», ma ammette: «Non condivido le posizioni di chi, nella Chiesa, se la prende con le unioni civili».

Marino – A proposito dei cambiamenti sociali e culturali con cui ci confrontiamo in questa nostra epoca, si pone naturalmente a questo punto anche la questione dell’omosessualità. Mi sembra che l’ipotesi della possibilità di un distacco completo fra sessualità e procreazione porti a interrogarci anche su questo punto.

Martini – Tenendo conto di tutto questo vorrei esprimere anche una mia valutazione sul tema dell’omosessualità. È difficile parlarne con poche parole, perché oggi ha assunto soprattutto in alcuni Paesi occidentali anche un rilievo pubblico e ha fatto sue quelle suscettibilità che sono proprie dei gruppi minoritari, o che si credono tali, e che aspirano a un riconoscimento sociale.…

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L’Europa antisemita

Auschwitz I (Oświęcim)di Marek Halter

Quando accadono tragedie come quelle di Tolosa, mi chiedo se si possono ancora considerare gli ebrei come i capri espiatori della Storia. Ebbene, la risposta è sì. Mi torna in mente quella barzelletta triste di quei due amici che s´incontrano al bar e cominciano a parlare di crisi, disoccupazione, miseria. A un certo punto uno dice all´altro: «È tutta colpa degli ebrei e dei ciclisti!». E l´altro gli risponde: «E perché mai dei ciclisti?». Ora, in questi tempi di ristrettezze sta crescendo in Francia la rabbia verso gli “arabi”, perché sono visti come quelli che ci mangiano nel piatto, e parallelamente aumenta l´antisemitismo. Appena la società si rivolta contro una minoranza, a pagarne le conseguenze sono anche gli ebrei, che però non sono minoranza, poiché da secoli gli ebrei francesi sono cittadini francesi come gli ebrei italiani sono cittadini italiani. Ma da duemila anni sono loro i “colpevoli” di tutti mali. Primo tra tutti, quello di aver ucciso Cristo.…

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Capitalismo, tigre da domare

Cien Pesosdi Michele Salvati

Sulla stampa anglosassone si fanno sempre più frequenti le voci di allarme sul futuro del capitalismo e in particolare sul difficile rapporto tra capitalismo e democrazia. Capitalismo, non economia di mercato o altri eufemismi. Americani e inglesi, di destra o di sinistra, non hanno i nostri pudori e danno alla cosa il suo nome, quello che Karl Marx ha contribuito a diffondere e al quale ha eretto quello straordinario monumento che è Il Capitale. Spesso quelle voci prendono spunto da manifestazioni di indignazione e di rivolta contro aspetti penosi e offensivi della situazione economica e sociale com’è percepita in singoli contesti nazionali: nei Paesi anglosassoni ciò che provoca il maggior risentimento è l’impressionante alterazione nella distribuzione del reddito degli ultimi trent’anni, il contrasto tra le condizioni di vita stazionarie del ceto medio e lo stratosferico incremento nei redditi dell’1 per cento più ricco della popolazione. Possibile che la democrazia, il «governo del popolo» (dunque del 99 per cento, come gridavano gli slogan dei dimostranti a Wall Street o a Zuccotti Park), non riesca a invertire queste tendenze?…

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Auguri Tina, 85 anni dalla parte della democrazia

di Albertina Soliani

Domenica Tina Anselmi compie 85 anni. Nella sua Castelfranco Veneto, da dove è partita giovanissima per servire l’Italia nel sindacato, nella politica, con le donne. Una donna che testimonia come i valori della democrazia siano nelle mani del popolo, del popolo che resiste contro l’oppressione nazifascista, del popolo che partecipa alla vita democratica, del popolo che vigila perché le istituzioni non siano deviate. La popolarità di Tina è sempre stata il segno di un’autentica identificazione con il destino democratico dell’Italia. Oggi, nel tempo in cui è in gioco la salvezza del paese, Tina ci richiama al valore essenziale della politica e della democrazia per la nuova Italia e per la nuova Europa, nel confronto globale tra economia e politica, tra il potere dei pochi e la sovranità dei molti. Non vi è salvezza se non attraverso la politica, se non rafforzando la democrazia. «La nostra storia di italiani ci dovrebbe insegnare – ha detto – che la democrazia è un bene delicato, fragile, deperibile, una pianta che attecchisce solo in certi terreni, precedentemente concimati.…

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Il male oscuro dell’Europa

Capitolium de Toulousedi Barbara Spinelli

Tutti ci stiamo trasformando, senza quasi accorgercene, in tecnici della crisi che traversiamo: strani bipedi in mutazione, sensibili a ogni curva economica tranne che alle curve dell´animo e del crimine. L´occhio è fisso sullo spread, scruta maniacalmente titoli di Stato e Bund, guata parametri trasgrediti e discipline finanziarie da restaurare al più presto. Fino a quando, un nefasto mattino, qualcosa di enorme ci fa sobbalzare sotto le coperte del letto e ci apre gli occhi: un male oscuro, che è secrezione della crisi non meno delle cifre di bilancio ma che incide sulla carne viva, spargendo sangue umano. La carneficina alla scuola ebraica di Tolosa è questo sparo nel deserto, che ci sveglia d´un colpo e ci immette in una nuova realtà, più vasta e più notturna. Come in una gigantesca metamorfosi, siamo tramutati in animali umani costretti a vedere quello che da mesi, da anni, coltiviamo nel nostro seno senza curarcene. Il naufragio del sogno europeo, emblema di riconciliazione dopo secoli di guerre, e di vittoria sulle violenze di cui Europa è stata capace, partorisce mostri.…

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Palazzo Chigi e dintorni

Piazza Colonna Palazzo Chigidi Raniero La Valle

Due atti recenti del governo Monti ne definiscono la natura più di ogni altra cosa; l’uno era un atto in qualche modo dovuto, il rifiuto delle Olimpiadi a Roma, l’altro era imprevedibile, e perciò tanto più significativo, la richiesta da parte dell’avvocato dello Stato, parte civile nel processo per la corruzione di Mills, di un risarcimento di 250.000 euro da parte di Silvio Berlusconi per il discredito arrecato col suo comportamento alla Presidenza del Consiglio. Questo secondo evento segna la netta discontinuità del governo Monti rispetto a quello precedente, nonostante esso sia appoggiato dallo stesso partito dell’ex presidente di cui si chiede la condanna. La discontinuità sta in questo, che al di là delle parole vellutate con cui Monti lusinga il suo predecessore, il Palazzo Chigi di oggi chiede i danni al Palazzo Chigi di ieri; e qui non c’è il preteso accanimento della magistratura milanese, qui c’è lo Stato che si dichiara parte lesa riguardo a chi lo ha governato per tanti anni.…

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Il velo strappato

Bologna, sciopero generale del 6 settembre 2011di Massimo Giannini

«Niente birra e panini al numero 10 di Downing Street», era il motto di Margareth Thatcher ai tempi della storica vertenza con i minatori inglesi. Nella Gran Bretagna di Iron Lady con i sindacati non si trattava. Trent´anni dopo, nell´Italia di Mario Monti le porte di Palazzo Chigi sono aperte: con le parti sociali si tratta, e si è trattato a lungo in questi giorni e in queste settimane. Ma il risultato pratico è lo stesso. Se i «corpi intermedi» della società condividono le scelte, tanto meglio. In caso contrario, il governo va avanti comunque. Lo strappo si è dunque compiuto. Il presidente del Consiglio ha deciso di scrivere la sua riforma del mercato del lavoro sacrificando la Cgil. Un sacrificio pesante, e gravido di conseguenze. È ancora una volta l´articolo 18 a segnare un decisivo cambio di fase, che modifica strutturalmente non solo le relazioni industriali, ma anche le consuetudini politiche del Paese. Dietro alla rottura tra Monti e Camusso c´è molto di più di un dissenso sulle nuove norme che regolano i licenziamenti.…

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Dal Vaticano II al Gerusalemme II?

Il colonnato di piazza s. pietrodi Victor Codina

I. UNA VERA PENTECOSTE

(…) Il Vaticano II è stato un’autentica irruzione dello Spirito nella Chiesa, un avvenimento salvifico, un kairos. C’è un “prima” e un “dopo” il Vaticano II. Un tema così ampiamente studiato che basterà ricordare le linee fondamentali del cambiamento prodotto dal Concilio:

– dalla Chiesa della Cristianità del secondo millennio, centrata sul potere e sulla gerarchia, alla Chiesa del terzo millennio che recupera l’ecclesiologia di comunione tipica dei primi secoli e al tempo stesso si apre ai nuovi segni dei tempi (Gs 4; 11; 44);

– da una Chiesa centrata su se stessa a una Chiesa orientata verso il Regno; da una Chiesa società perfetta a una Chiesa mistero, radicata nella Trinità (Lg I);

– da una Chiesa esclusivamente cristocentrica (persino cristomonista!) a una Chiesa che vive tanto sotto il principio cristologico quanto sotto quello pneumatologico dello Spirito (Lg 4);

– da una Chiesa centralista a una Chiesa corresponsabile e sinodale rispettosa delle Chiese locali;

– da una Chiesa identificata con la gerarchia a una Chiesa Popolo di Dio con diversi carismi (Lg II);

– da una Chiesa trionfalista che si autoglorifica a una Chiesa che cammina nella storia verso l’escatologia accumulando polvere lungo la strada (Lg VII);

– da una Chiesa signora e dominatrice, madre e maestra universale a una Chiesa al servizio di tutti e in particolare dei poveri;

– da una Chiesa compromessa con il potere a una Chiesa solidale con i poveri;

– da una Chiesa arca di salvezza a una Chiesa sacramento di salvezza, in dialogo con le altre Chiese e le altre religioni dell’umanità, nel pieno riconoscimento della libertà religiosa (Dh).…

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Il necessario patto sociale

Manifestazione Winddi Claudio Sardo

Al tavolo sul mercato del lavoro si decide assai più di una misura d’emergenza o di una politica settoriale. È in gioco il profilo stesso del governo. Anzi, il segno sociale di questa transizione. Solo chi ha perso il senso della realtà può immaginare scambi politici tra l’articolo 18 e la legge anticorruzione, oppure la riforma della Rai. Il tema cruciale è la capacità del Paese di rispondere con coesione alla sfida della crisi e della competitività. Il «patto sociale» – cioè la partecipazione alle scelte e l’assunzione di responsabilità dei sindacati e dei corpi intermedi – non è un dettaglio. È una condizione di credibilità per l’Italia. Come fu al tempo del governo Ciampi nel ’93, anche oggi è questa la credenziale migliore per il governo Monti, oltre che un punto di forza in Europa. Nondia retta il premier alle tante sirene che consigliano la rottura, ora sostenendo che i sindacati sono per loro natura inadatti a rappresentare l’interesse generale, ora argomentando che i mercati vogliono vedere il sangue dei lavoratori.…

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David Copperfield: un regalo per Monti. Il dono al premier sull’esempio inglese

Claudio Magrisdi Claudio Magris

Nella ricorrenza del bicentenario di Dickens, il ministro della Cultura del governo britannico ha regalato a tutti i suoi colleghi, a cominciare dal premier, un’opera dell’immortale creatore di Pickwick; ognuna, nelle sue intenzioni, con qualche riferimento al rispettivo ministero. A Cameron ha donato, con ovvia allusione al momento drammatico e contraddittorio che stanno attraversando il suo Paese e l’Europa, due romanzi, Tempi difficili e Grandi speranze, che peraltro andrebbero bene per tutti i presidenti degli Stati europei. Quale opera di Dickens potremmo regalare al nostro presidente del Consiglio, pur sapendo che certamente ce l’ha nella sua biblioteca? Nonostante la mia passione assoluta per Il circolo Pickwick, non avrei esitazioni, anche e soprattutto pensando al gioco simbolico iniziato dal ministro inglese Jeremy Hunt: David Copperfield. Pure questo capolavoro narra una vita immersa in tempi e condizioni difficili e animata da grandi speranze, termini che fanno più immediatamente pensare ad una situazione politica. Ma l’autentica politica, nel senso più alto, trascende se stessa e la propria specificità professionale; si occupa e preoccupa della Polis, della Città, ossia della vita degli individui, in cui i problemi politici generali – la libertà, l’economia, la sicurezza, la pace, la giustizia – si intrecciano alle vicende personali, alla felicità o infelicità quotidiana, alla possibilità o difficoltà di coltivare interessi e appagare sentimenti e desideri, di formarsi una famiglia, di vivere con più o meno gioia, di leggere, divertirsi, passare serate di festa bevendo qualche buon bicchiere, guardare il mare.…

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