Il disagio dei cattolici e la speranza del Vangelo
di Felice Scalia
Basta che qualcuno ti conosca come cattolico per sentire su di te diffidenti occhi scrutatori ed una sorta di compassione più o meno benevola. Un simile disagio non risparmia nessuno: da chi si sposa in chiesa, al prete che fa lezione di religione a scuola. Appartieni alla “Chiesa del no”, alla Chiesa che tace sulle derive xenofobe e razziste di governi e amministrazioni, che parla solo se è in pericolo l’8 per mille, che non ha misericordia… Preoccupato dell’uomo e della vita abietta che conduce la maggior parte dell’umanità, il cristiano è lacerato dal trovarsi in mano un Vangelo della vita, ma di appartenere ad una Chiesa che questo Vangelo – a giudizio di tanti – lo oscura, lo tradisce, lo strumentalizza. Questo è il vero “disagio” di tanti cattolici oggi, e per questo si sono riuniti a convegno a Napoli – gli scorsi 17-19 settembre – gruppi e persone che vogliono dire “basta” ad una situazione pastorale insostenibile, ma al di fuori di quella sottile forma di disperazione che è la nuda contestazione o il lamento.…
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