Pseudomenos
di Theodor W. Adorno*
…Quando i nazionalsocialisti cominciarono a seviziare e a torturare i detenuti politici, non si limitarono a gettare il terrore nei popoli, sia all’interno che all’esterno del Reich, ma erano tanto più sicuri di non essere smascherati tanto più l’orrore cresceva e dilagava senza limiti. Il carattere incredibile di quelle notizie permetteva di non credere a ciò che non si voleva credere per amore della pace e del quieto vivere, proprio mentre, nello stesso tempo, si capitolava di fronte ad esse. Quelli che tremano di paura cercano in tutti i modi di convincersi che molto di quello che si dice è frutto di esagerazione: ancora molto tempo dopo l’inizio della guerra i particolari di quello che accadeva nei campi di concentramento non erano graditi sulla stampa inglese. Nel mondo illuminato e senza pregiudizi ogni atrocità diventa necessariamente una horror story, una storia romanzesca e truculenta…
*(Minima moralia, 1951, tr. it., Einaudi, 1954, II, par.71, 122)