La modernità del “cogito”
La tranquillità e il riposo sono “beni che neppure i più potenti re della terra possono dare a coloro che non li sanno conquistare da sé”.
Cosi scriveva René Descartes al visconte di Brégy, ambasciatore di Francia, annunciandogli la sua partenza per la Svezia.
Era l’aprile del 1648, nemmeno un anno dopo il filosofo sarebbe morto in esilio.
Ritorna un classico della storiografia filosofica, Vita e opere di Cartesio, di Eugenio Garin. Biografia e insieme manuale che restituisce il pensiero del grande francese che ha rinnovato la filosofia con la razionalità della matematica, “scienza dell’ordine”.
Un percorso complesso ma inevitabile perchè “la storia della filosofia moderna è la storia dello sviluppo del cartesianesimo”.
(“La Repubblica”, 29 giugno 2014)