Utopia del comprendere. Da Babele ad Auschwitz

di Francesco Di Marco

Il libro di Donatella Di Cesare, intitolato Utopia del comprendere. Da Babele ad Auschwitz, pubblicato nel 2021 dalla casa editrice Bollati Boringhieri, è una nuova edizione del libro Utopia del comprendere, uscito nel 2003 presso l’editore il Melangolo. Oltre all’aggiunta del sottotitolo Da Babele ad Auschwitz, la riedizione del libro presenta alcune modifiche rispetto al testo della precedente edizione, una bibliografia integrata e aggiornata e una sezione inedita su Walter Benjamin che conclude il terzo capitolo «Traduzione e redenzione». La raffinata riflessione sul tema del comprendere che l’autrice porta avanti in queste pagine affonda le sue radici nel confronto, nel dialogo o, meglio, in un «dibattito improbabile» (p. 142) dell’ermeneutica filosofica di Martin Heidegger e Hans-Georg Gadamer con la decostruzione di Jacques Derrida. Partendo dalla relazione tra essere e linguaggio nello sfondo dell’ermeneutica filosofica, la questione del comprendere, nei suoi nessi con il tradurre e l’interpretare, viene messa a dura prova in due situazioni-limite che costituiscono le estremità dell’itinerario percorso: il cantiere di Babele, nei famosi versetti di Genesi 11,1-9, universo concentrazionario in cui il progetto totalitario di una lingua unica e un pensiero unico aveva messo in secondo piano il valore della stessa esistenza umana, e Auschwitz, riproposizione novecentesca di quello scenario, secondo la tesi portata avanti in questo libro alla luce delle riflessioni di quegli ebrei tedeschi, in particolare Benjamin, che hanno offerto il loro contributo sull’estraneità della lingua e sulla questione del tradurre.…

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Don Minzoni

di Massimo Gnezda

Il 23 agosto 2023 si è celebrato il centesimo anniversario del martirio di don Giovanni Minzoni. L’agile e scorrevole biografia proposta dall’A. riesce nell’intento di offrirci un profilo completo del parroco di Argenta, partendo dall’infanzia, dalla formazione umana, culturale (conseguì a Bergamo la laurea in Scienze sociali) e religiosa, e soffermandosi inoltre sul periodo della Grande Guerra, a cui partecipò facendosi reclutare come cappellano militare. Don Minzoni, ufficiale nel 255° reggimento fanteria della brigata Veneto, si contraddistinse anche per gesta eroiche, che consentirono di evitare la perdita di molte vite. Per questo nel giugno del 1918 fu decorato di medaglia d’argento «alla presenza del duca d’Aosta e del generale Diaz» (p. 84). Si delinea così l’eroismo di un uomo di pace, sempre pronto a impedire che le dinamiche degli scontri degenerassero, come quando evitò che un gruppo di austriaci fatti prigionieri venissero uccisi sommariamente. Don Minzoni, anche nel vortice distruttivo della guerra, rimase un pastore e un lettore attento e critico degli eventi.…

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Vita di Ghoete

di Marco Testi

Scienza, arte, disegno, poesia, politica, disimpegno, teatro, amore, fuga: Johann Wolfgang von Goethe ha rappresentato una delle rare incarnazioni del sogno rinascimentale dell’uomo totale, il che significa fare i conti con quei limiti umani che assumono talvolta, per il genio, le sembianze di sbarre di una prigione, la cui costruzione è attribuita da alcuni alla divinità, da altri ai limiti stessi dell’umano: in quest’ultimo caso, un umano da superare attraverso il passaggio all’Oltreuomo preconizzato da Nietzsche. Pensatore che è infatti presente nelle considerazioni a margine della Vita di Goethe del compianto Italo Alighiero Chiusano, grande germanista.

Questo libro è ancor oggi fondamentale per comprendere la complessità disarmante e, per alcuni versi, l’assoluta e spoglia semplicità (le due dimensioni non sono in contraddizione tra loro) del genio. Egli si aspettava la gloria da uno studio sull’origine dei colori più che da opere come il Faust e il Werther, che invece sono testimonianza di abissali ricognizioni nei regni interdetti all’umano e di cui restano a noi sconvolgenti tracce, sopravvissute a quel passaggio.…

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L’acqua è politica

di Luca Carra

Giulio Boccaletti, direttore scientifico del Centro euromediterraneo sui cambiamenti climatici, si colloca all’intersezione tra politica, storia, geologia ed ecologia. Il suo libro Siccità analizza il tema dell’acqua e della sua gestione, sottolineando come, dopo millenni di stabilità climatica, l’Europa si trovi di fronte a nuove sfide relative alla risorsa idrica. Da Scienza in Rete.

Siccità (Mondadori, 2023) è un libro politico, anche se intessuto di dati e notazioni storiche geologiche ed ecologiche. E ci serviva proprio. Soprattutto adesso che il governo italiano ha finalmente liberato il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (Pnacc), peraltro oggetto di non poche critiche. E l’autore, Giulio Boccaletti, direttore scientifico del Centro euromediterraneo sui cambiamenti climatici, non lo nasconde. Dopo millenni di stabilità climatica, ora le risorse idriche nel continente europeo si comportano in un modo diverso rispetto al passato. I ghiacciai che si fondono, e che fra non molto spariranno, gli eventi estremi come siccità e alluvioni, gli eventi estremi in generale chiamano a nuove sfide.…

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Come tramandare la memoria della Shoah senza più testimoni?

di Roberto Righetto

Per Mottinelli solo un lavoro di integrazione tra ricostruzione storica e ricordo potrà proteggere quanto successo dal sensazionalismo e dal negazionismo

Chissà se oggi Liliana Segre incontrerebbe ancora Chiara Ferragni. Nella primavera del 2022 l’influencer si recò nella sua abitazione e volle poi visitare il memoriale della Shoah a Milano, dichiarando di essere in «un luogo di cui non conoscevo nulla» (sic!). La senatrice a vita disse: «La nostra è stata una visita semplice, da nonna a nipote, un incontro tra generazioni, ma anche un passaggio di testimone». Anche allora ci fu una piccola polemica, ma tutto sommato non ebbe tutti i torti su queste pagine Gigio Rancilio a scrivere che un messaggio positivo come quello del fare memoria, proprio per arrivare ai giovani, non dovesse rinunciare a prescindere dalla forza dei social.

L’episodio è rievocato da Enrico Mottinelli nel suo libro Auschwitz e il futuro della memoria, appena edito da Mimesis (pagine 232, euro 18,00), in cui il saggista, autore di vari studi sulla Shoah, fra cui Auschwitz.

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Don Puglisi, ucciso dalla mafia e da «mandanti inconsapevoli». Un libro a 30 anni dall’omicidio

di Luca Kocci

«Sono passati trent’anni dalla sera del 15 settembre 1993, quando il caro don Pino Puglisi, sacerdote buono e testimone misericordioso del Padre, concluse tragicamente la sua esistenza terrena proprio in quel luogo dove aveva deciso di essere “operatore di pace”, spargendo il seme della Parola che salva, che annuncia amore e perdono in un territorio per molti “arido e sassoso”, eppure lì il Signore ha fatto crescere assieme il “grano buono e la zizzania”». Comincia con queste parole la lettera che papa Francesco – in cui, in maniera piuttosto sorprendente, non vengono mai usate le parole «mafia» o «Cosa nostra» – ha inviato a mons. Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo, in occasione del trentesimo anniversario dell’omicidio di don Pino Puglisi, il parroco palermitano che annunciava il Vangelo dal pulpito della sua chiesa e per le strade del suo quartiere, lavorando perché Brancaccio diventasse più vivibile – le lotte insieme ai cittadini per la scuola, i servizi sociosanitari, le fognature – e i suoi abitanti potessero liberarsi dal dominio mafioso.…

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Quella spoliazione delle esistenze

di Teresa Numerico

A proposito di «Terra Bruciata», di Jonathan Crary edito da Meltemi. L’autore del volume insegna «Modern Art and Theory» alla Columbia University di New York. Le risorse naturali del pianeta sono l’obiettivo dell’accumulazione per spossessamento e comprendono anche quelle biologiche, animali e umane. Lo sfruttamento delle tecnologie dell’attenzione per catturare lo sguardo degli utenti dei social media è una delle forme di speculazione sulla fisiologia umana per l’estrazione

La colonizzazione dei corpi e dei sensi è al centro del discorso di Jonathan Crary, interprete delle tecnologie digitali e del capitalismo. Nel 2013 è stato pubblicato in italiano 27/7 Il capitalismo all’assalto del sonno (Einaudi), un volume sulla velocità dei processi produttivi e percettivi che alterano i ritmi sonno/veglia. L’accelerazione ci sta costringendo a una dimensione «cosale», nella quale l’attività avviene senza interruzione, dove il corpo e i sensi sono in funzione senza pause, disgregando il legame con l’armonia circolare della terra. Il sonno non serve solo a riposare, ma anche a sognare e immaginare.…

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Una storia “contropelo”: la spiritualità della gente semplice e le colpe della religione ufficiale

di Claudia Fanti

Un omaggio alla «religiosità intima, radicata, profondamente vera» racchiusa nelle preghiere del popolo semplice: è questo il senso del libro di Carmela Dacchille La spiritualità dei nostri avi nelle orazioni popolari dialettali, pubblicato dalla casa editrice Gelsorosso con il sostegno del Consiglio Regionale della Puglia. Ma, accanto alla salvaguardia di un importante patrimonio culturale e spirituale, il volume offre, nel lungo saggio di analisi e commento di Dino Tarantino, una preziosa occasione per riflettere sulla spiritualità di ieri e di oggi, sul senso della preghiera e sul pensiero magico che spesso l’accompagna, oggi non meno che in passato.

Con una precisazione importante: è vero che le preghiere dei semplici riportate nel volume «contengono anche sedimenti magici ed esprimono atteggiamenti superstiziosi, ma non di più di chi prega Dio di “fermare la pandemia”, di chi lo invoca di “liberarci dal maligno”, di chi bacia il piede del crocifisso miracoloso, di chi si reca in pellegrinaggio presso il santuario mariano», come pure «di chi carica la liturgia eucaristica di una dimensione sacrificale e di un valore indebito, di chi recita l’esorcismo contro Satana e gli angeli ribelli, di chi ritiene imprescindibili e risolutivi i riti liturgici, celebrati magari secondo il canone tridentino».…

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La Shoah e il paradigma vittimario del Novecento

di Claudio Vercelli

Si fa un grande parlare delle vittime dei grandi percorsi storici, ossia di quanti hanno pagato a essi un tributo che, molto spesso, è stato quello della propria vita. Con uno sgradevole neologismo, si potrebbe dire che la «vittimologia», dagli anni Ottanta in poi, ha occupato una parte importante delle riflessioni portate avanti dalle scienze sociali e da quelle storiche. Come capita un po’ per ogni stagione culturale, destinata come tale a riflettersi da subito sui diversi livelli di attenzione e, quindi, di analisi critica prevalenti, anche in questo caso si sono registrati aspetti positivi e limiti di sostanza. Gli elementi di interesse sono costituti dall’attenzione che si è andata manifestando verso quei gruppi sociali, e quindi quelle persone che, travolte da eventi soverchianti, ne sono risultati annientati. Un’indagine sui traumi che da ciò derivano, a partire dai sopravvissuti, così come dal vuoto che l’assenza delle vittime ingenera nelle collettività di cui erano parte, non può più essere esclusa dall’orizzonte analitico dello studioso.…

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Finte notizie dalla prigionia

di Giulio Busi

I detenuti erano costretti a scrivere ai parenti in tedesco narrando solo fatti positivi: le lettere servivano ai nazisti per scovare tra i destinatari altri ebrei. Oggi si sono rivelate utili per ricostruire profili e storie

Una donna ancora giovane, coi capelli folti, che si sforza di sorridere nell’obiettivo della macchina fotografica. Sulla copertina delle Lettere da Auschwitz , il bel volto mi fa dimenticare per un attimo il titolo. È mai possibile che qualcuna delle vittime abbia potuto scrivere da Auschwitz? E anche se lo ha fatto, cosa avrà detto, e a chi?

Ho subito cercato, sfogliando il volume, la foto. E mi sono fissato in mente la data: “1946”. I numeri possono essere più eloquenti di tante frasi. Vuol dire che Berthe Falk, questo il nome della sconosciuta, ce l’ha fatta, è uscita viva. Che a un anno dalla fine della guerra non riesca ancora veramente a sorridere è più che comprensibile. L’importante è che ci guardi dall’al di qua, che non si sia per sempre perduta oltre la barriera della morte.…

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