“Fratelli tutti”: un manifesto antinazionalista e antiliberista
di Luca Michelini
1. La nuova enciclica di Papa Francesco merita alcune brevi riflessioni, che spero possano contribuire a sgomberare il campo da fraintendimenti e a suscitare un dibattito chiarificatore.
Da studioso del nazionalismo economico e anche di quello cattolico, la prima cosa che mi colpisce è proprio l’antinazionalismo esplicito e dettagliato di Fratelli tutti: «la storia sta dando segni di un ritorno all’indietro. Si accendono conflitti anacronistici che si ritenevano superati, risorgono nazionalismi chiusi, esasperati, risentiti e aggressivi. In vari Paesi un’idea dell’unità del popolo e della nazione, impregnata di diverse ideologie, crea nuove forme di egoismo e di perdita del senso sociale mascherate da una presunta difesa degli interessi nazionali».
Questa condanna del nazionalismo colpisce, in secondo luogo, perché è anche una presa di distanza esplicita dalla Chiesa del passato: «la Chiesa ha avuto bisogno di tanto tempo per condannare con forza la schiavitù e diverse forme di violenza. Oggi, con lo sviluppo della spiritualità e della teologia, non abbiamo scuse.…
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