La lunga marcia sul Campidoglio
di Bruno Cartosio
The day after. L’elezione di Biden e Kamala Harris e la epocale duplice vittoria di Ossoff e Warnock in Georgia sono segnali importanti di ricomposizione, analoghi a quelli del 2008. Tuttavia, anche senza Trump, ideologia e prassi del trumpismo restano, come restano neoliberismo, disuguaglianze e divisioni sociali
La lunga indecenza finisce in un crescendo di sconcezze. E di violenza. Dopo l’invasione del Campidoglio da parte delle milizie trumpiane, la vittoria di Biden è stata comunque ratificata il giorno dopo. Trump resta, ma tra ora e il 20 gennaio, quando Biden entrerà in carica, nessuno più obbedirà ai suoi ordini. Il 6 gennaio il padrone di casa l’ha fatta troppo grossa anche per i suoi servi: prima nel discorso delirante con cui incitava i suoi a seguirlo nella marcia sul Campidoglio, poi nel messaggino in cui, dopo il refrain sulla vittoria rubata, diceva loro – «very special people», «we love you» – di tornare a casa «in peace».
E infine, a disastro compiuto e con cinque morti sul gobbo, riprendeva la parola per dire di avere voluto accertare la regolarità del voto, e preannunciava la pacifica transizione dei poteri e la “riconciliazione”.…
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